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Ginnastica artistica, Serie A: Alice D’Amato timbra 14.95, Asia e Andreoli tornano, Maggio promossa e la Brixia Brescia vince

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La Brixia Brescia ha vinto la prima tappa della Serie A 2023 di ginnastica artistica, andata in scena al Mandela Forum di Firenze. Le Campionesse d’Italia hanno confermato il facile pronostico della vigilia, debuttando nel miglior modo possibile con la seconda stella sul petto e iniziando la caccia al 21mo scudetto. La corazzata del DT Enrico Casella, che nei fatti equivale alla Nazionale Italiana, ha dominato con il punteggio complessivo di 164.150.

Le Fate hanno incominciato la stagione e hanno iniziato a scaldare il motore in vista degli Europei di aprile e soprattutto dei Mondiali di inizio autunno, che qualificheranno alle Olimpiadi di Parigi 2024. Le azzurre erano al rientro dopo il periodo invernale di allenamenti e c’era curiosità più sul loro stato di forma che sul rendimento agonistico, chiaramente e giustamente non ancora al massimo visto che gli appuntamenti clou sono tra diversi mesi.

Asia D’Amato è tornata dopo l’infortunio patito durante la finale continentale al volteggio e la conseguente operazione. La Campionessa d’Europa all-around è ripartita proprio dal volteggio e ha rotto il ghiaccio con un doppio avvitamento da 13.650, cimentandosi poi anche alle parallele asimmetriche dove però ha commesso qualche imprecisione (11.400). I punteggi lasciano il tempo che trovano, l’importante era rivedere la genovese in gara e lanciare la volata verso i prossimi appuntamenti.

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La gemella Alice D’Amato si è scatenata in maniera perentoria: pirotecnico 14.950 alle parallele asimmetriche (6.2 il D Score) preceduto da un 14.200 per il dty al volteggio e da un doppio 13.400 tra trave (5.3) e corpo libero (5.3). Martina Maggio ha illuminato il pomeriggio con una superlativa trave da 14.300 (addirittura 9.1 per l’esecuzione), poi è stata brava anche con l’avvitamento e mezzo al volteggio (13.800) e ha tuonato sugli staggi (14.350).

Angela Andreoli si è rimessa in gioco dopo l’infortunio che le ha impedito di partecipare ai Mondiali: purtroppo una caduta alla trave (11.000) e qualche sbavatura al corpo libero (12.900, 4.8) l’hanno frenata, ma il talento della bresciana è fuori discussione e la rivedremo sicuramente in una migliore condizione di forma. Si è rivista in gara Elisa Iorio dopo un anno e l’emiliana ha offerto una prova di grande solidità e continuità sul giro completo: 13.300 alla tavola, 12.900 sui 10 cm, 13.200 alle parallele (con un sontuoso 6.2 come nota di difficoltà) e 13.100 al quadrato. Da annotare l’esordio della giovane Caterina Maria Salerno (12.600 al corpo libero).

Secondo posto per la Ginnastica Civitavecchia (155.800), guidata da Manila Esposito (spicca il 14.200 sugli staggi, ma da annotare anche il 13.550 al volteggio e il 13.350 al corpo libero), July Marano, Giulia Cotroneo, Naomi Pazon, Emma Recchia e Sara Stagni. A completare il podio è stata la sorprendente Ginnastica Heaven di Roma, al suo esordio assoluto nella massima categoria e subito capace di mettersi in luce. Fanno festa Arianna Belardelli, Matilde Ferrari, Greta Rapanotti, Dalila Boccanera.

Subito giù dal podio la Giglio Montevarchi (149.150 per le toscane prive di Lara Mori, che ha annunciato il proprio ritiro dall’attività agonistica) e il Centro Sport Bollate (147.450 per Giada Grisetti e compagne). Sesto posto per la Juventus Nova Melzo (147.250) che precede la Biancoverde Imola (146.900) e la Corpo Libero Gymnastics Team Padova (146.450). Nona la Ionica Gym di Catania (144.550), decima la Renato Serra di Cesena (144.050). Chiudono la classifica la Ginnastica Romana (143.300) e l’Artistica 81 Trieste (143.050). Prossima tappa il 4 marzo a Ravenna.

Foto: Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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