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Il futuro degli eSport? È già qui, investimenti e numeri da capogiro

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Che il futuro degli sport sia digitale, è ormai un dato di fatto. Molti però non si sono resi conto che anche gli e-sport stanno già evolvendosi, poiché oggetto di precisi investimenti e specifiche attenzioni, che stanno portando il mondo degli sport elettronici a crescere sempre di più.

Investire negli e-sport

Il fascino degli e-sport in fondo sta anche qui: oltre che alimentarsi da sé, come accade per gli sport tradizionali, il mondo degli eSport si nutre anche di suggerimenti e spinte esterne, legate a strategie di marketing, benessere aziendale e coinvolgimento dei fan. Il tutto, senza considerare anche quei canali più classici e paralleli a qualsiasi tipo di sport, con meccanismi quali quelli di ricerca di uno sponsor nell’organizzazione dei tornei più in vista, o di scommesse da parte degli appassionati, che in fase di registrazione su un portale possono anche sfruttare un bonus benvenuto, come quello di 1win: in breve, tra vecchie e nuove strategie, gli e-sport hanno saputo mettersi al centro di imponenti flussi di denaro, con cifre da capogiro in alcuni casi specifici.

Un esempio su tutti è costituito da Ubisoft: la casa videoludica francese sta investendo al meglio delle sue possibilità, purtroppo ultimamente ridotte, nel nutrire la piattaforma di Brawlhalla, uno degli e-sport picchiaduro più in vista. L’idea già annunciata è quella di allestire eventi periodici in vista del campionato mondiale di novembre: i montepremi previsti vanno dai 100.000 dollari del campionato invernale fino al milione di quello mondiale. Si tratta di cifre che sono più che giustificate dal desiderio di Ubisoft di investire, malgrado il crollo in borsa, in una delle sue maggiori risorse, alimentando quel sistema di competizioni che mantiene sempre alta l’attenzione di tutti gli appassionati di e-sport.

Gli spettatori degli e-sport

La logica premessa che spiega la grande attenzione da parte di investitori, sponsor e aziende nei confronti degli e-sport è proprio il grande numero di spettatori che ormai segue non soltanto le principali competizioni, ma anche i propri gamer di riferimento nelle sessioni di gaming quotidiane. In questo senso, grazie ai principali social network, è possibile per i fan stabilire un contatto più profondo con i diversi giocatori, rispetto a quanto non accade con gli sport più classici.

Molti fan del settore potrebbero dunque dirottare la propria attenzione su Twitch, come principale social network destinato alle sessioni di gaming in diretta, ma è anche vero che trascurare altre piattaforme potrebbe rivelarsi un errore. Ad esempio, TikTok si è rivelato cruciale per polarizzare l’attenzione dei fan sulle competizioni di Mobile Legends Bang Bang, con dirette che hanno raggiunto anche quasi 700.000 spettatori in contemporanea.

È piuttosto comune trovare dirette di gamer anche su social network come Facebook, ma è proprio il caso di TikTok a sorprendere, proprio perché di solito non è impiegato per il gaming. Probabilmente, la ragione di questo maggiore coinvolgimento di TikTok va rintracciato nella crescita degli e-sport giocati su dispositivi mobili e dell’utenza di provenienza asiatica, coinvolta sia nelle vesti di gamer, sia nelle vesti di spettatori appassionati. Anche qui, dunque, si rintraccia un forte segnale di cambiamento.

Fortnite: investimenti su scala mondiale

Un ulteriore prova di quanto gli e-sport riescano a mobilitare risorse e investimenti è certamente costituito da Fortnite, che per l’anno in corso ha deciso di allestire una serie di competizioni dalla durata di 5 settimane, che culmineranno nell’evento più in vista, a Copenaghen. Il sistema di qualificazioni è molto più articolato di quanto allestito in passato, e prevede il passaggio delle prime 40 coppie tra tutte le competizioni, cui si aggiungeranno altri 20 giocatori cui verrà data un’ultima chance di qualificarsi ai mondiali.

Inoltre, i tornei di qualificazione avranno base regionale: in questo caso, a differenza di quanto registrato con altri e-sport, le regioni maggiormente rappresentate si confermano ancora Unione Europea e Nord America Occidentale. Tanta organizzazione e un simile dispendio di energie su un così vasto territorio culmineranno nell’ultima competizione, con un premio in palio pari a 10 milioni.

Foto: Shutterstock.com

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