Judo
Judo, Italia trascinata a Tel Aviv dalle certezze Bellandi e Giuffrida. Passo falso per alcuni big azzurri
Il primo vero appuntamento stagionale della Nazionale italiana olimpica di judo è passato agli archivi nei giorni scorsi in quel di Tel Aviv con un bilancio complessivamente positivo per i colori azzurri, anche se resta la sensazione di aver raccolto comunque poco in relazione al potenziale di questa squadra. Due podi (con quasi tutti i big presenti) in un Grand Slam non rispecchiano appieno il valore del team tricolore, che ha comunque dimostrato una buona solidità ottenendo tre quinti e tre settimi posti.
In casa Italia la copertina della kermesse israeliana spetta di diritto ad Alice Bellandi, nuovo punto di riferimento globale di una categoria (la -78 kg) che ha visto la clamorosa ascesa della bresciana in meno di 13 mesi fino alla prima posizione del ranking mondiale. La portacolori della Fiamme Gialle, classe 1998, ha trovato finalmente la sua dimensione in questo contesto (dopo le grandi difficoltà antecedenti a Tokyo per mantenere il peso nella -70 kg) ed è imbattuta da 12 incontri a livello internazionale, dimostrando gara dopo gara la sua superiorità nei confronti dell’elite della -78 kg.
Promossa a pieni voti anche Odette Giuffrida, che si è fatta trovare pronta al debutto stagionale destando un’ottima impressione sul tatami e conquistando il tredicesimo podio consecutivo in un Grand Slam (a -1 dalla striscia record di Ai Shishime e Megumi Tachimoto). La 28enne romana sembra davvero vicina al top della forma, dopo un 2022 complicato dal punto di vista fisico, ed il terzo posto di Tel Aviv sta decisamente stretto alla due volte medagliata olimpica nei 52 kg, beffata in semifinale dalla nuova n.1 al mondo Chelsie Giles al termine di un incontro gestito magistralmente fino allo sfortunato e controverso episodio del waza-ari decisivo.
Risultati incoraggianti anche per Antonio Esposito (81 kg), Gennaro Pirelli (100 kg) e Martina Esposito (70 kg), tutti sconfitti nella finalina per il terzo posto dopo aver disputato un bellissimo percorso nelle eliminatorie, superando alcuni avversari di altissimo livello come i canadesi Shady Elnahas e Kyle Reyes (argento mondiale 2022) o la stella emergente croata Lara Cvjetko (vice-campionessa iridata in carica). Menzione speciale per il debuttante Simone Aversa, bravo a sfruttare l’occasione centrando un notevole settimo posto nei 60 kg a 19 anni.
Purtroppo alcuni big del movimento nostrano hanno invece ‘bucato’ il primo test agonistico dell’anno, forse anche a causa del grosso carico di lavoro fatto in Giappone nel mese di gennaio. Manuel Lombardo e Giovanni Esposito hanno pagato dazio con il tedesco Igor Wandtke, avversario esperto e ostico ma decisamente alla portata di entrambi nei 73 kg, mentre Fabio Basile (tornato alla -66 kg dopo l’infortunio) e Veronica Toniolo sono stati davvero sfortunati nel sorteggio uscendo di scena nei primi turni. Passo falso abbastanza fragoroso infine nei 48 kg da parte di Francesca Milani e Assunta Scutto, n.1 e n.2 del seeding, subito eliminate da atlete di seconda/terza fascia. L’impressione comunque è quella di un classico incidente di percorso e non mancheranno le occasioni di riscatto nei prossimi mesi.
Foto: IJF