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NASCAR Cup Series, Logano insegue il tris, tante novità per il secondo anno delle ‘Next Gen’

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Manca sempre meno alla Daytona 500, primo vero evento della NASCAR Cup Series che segue di qualche settimana ‘Clash’, evento non valido per il campionato che si è svolto presso il Los Angeles Memorial Coliseum. I protagonisti si sono già spostati  nel ‘World Center of Racing’ per la prima vera tappa delle trentasei previste. Le prime 26 comporranno la regular season, mentre le ultime 10 manterranno lo status di ‘Playoffs’. Quest’ultima parte del campionato eleggerà il vincitore della prestigiosa serie statunitense, la finale si terrà a novembre in quel di Phoenix (Arizona).

Toyota, Chevrolet e Ford sono presenti in griglia, le ‘Next Gen’ sono attese a darsi battaglia dopo un primo anno in cui non sono mancati i colpi di scena. Regna in ogni caso molta incertezza alla vigilia di una stagione che per la prima volta nella storia vedrà anche un appuntamento all’interno di un tracciato non permanente. Ricordiamo infatti la sfida tra i muretti di Chicago, evento inedito che riporta la cittadina che sorge nello  Stato dell’Illinois nei piani della Cup Series dopo gli eventi di ‘Chicagoland’. 

Il campione in carica è Joey Logano, #22 di Penske che ambisce al terzo alloro in carriera. L’alfiere del ‘Capitano’, pronto per dividere il box con i confermati Ryan Blaney #12 ed Austin Cindric #2, ha tutte le carte in regola per ben figurare da qui ai ‘Playoffs’ che inizieranno a settembre con la Southern 500 (Darlington Raceway/South Carolina). 

NASCAR Cup Series, Clash: Truex inaugura al meglio la stagione

Ford avrà tra le proprie fila anche le quattro Mustang schierate dallo Stewart-Haas Racing. Occhi puntati ovviamente su Kevin Harvick #4, californiano si appresta per l’ultima stagione full-time nella NASCAR Cup Series. L’ex campione della serie è pronto per salutare il gruppo, uno dei più vincenti di sempre (60 volte nella Victory Lane).

Aric Armirola #10, dopo aver ritrattato il proprio addio dalla Cup Series, sarà nuovamente presente con la squadra di Gene Haas e Tony Stewart che oltre al confermatissimo Chase Briscoe #14 ha scelto di puntare su Ryan Preece. L’ex volto del JTG Daugherty Racing, presente part-time in alcune sfide della NASCAR Truck Series 2022, è stato preferito a Cole Custer, pronto per tornare nella NASCAR  Xfinity Series per tutto il campionato 2023.

Sarà interessante, invece, la situazione in casa Toyota. Il brand giapponese punterà ancora le proprie carte sul Joe Gibbs Racing, formazione che ha visto l’uscita di scena di Kyle Busch. Il nativo di Las Vegas, due volte campione, ha deciso di passare con RCR (Chevrolet #8) e lasciare il proprio posto sulla storica  Camry #18 che almeno per il 2023 non sarà più all’interno dello schieramento.

Questo numero verrà infatti rimpiazzato dal #54 di  Ty Gibbs, nipote di Joe Gibbs che ha già avuto delle esperienze in Cup Series al posto di Kurt Busch a bordo della Toyota Camry #45 del 23XI Racing. Menzione d’onore per quest’ultimo, ex campione della Cup Series e della Daytona 500 che ha deciso di allontanarsi dall’impegno full-time dopo il lungo recupero dovuto ad un impatto con le barriere in quel di Pocono.

Gibbs, campione in carica dell’Xfinity Series al debutto nella categoria, vincitore nel 2021 dell’ARCA Menard Series, condividerà il box con Martin Truex Jr #19, Christopher Bell #20 e Denny Hamlin #11. Il primo è atteso ad un riscatto dopo le zero affermazioni del 2022 e la successiva esclusione dai Playoffs. Il secondo, al contrario, vorrà sicuramente rifarsi dopo aver partecipato al primo ‘Championship 4’ in carriera in quel di Phoenix lo scorso novembre. 

Il terzo, infine, insegue disperatamente un titolo dopo aver primeggiato per ben tre volte nella Daytona 500. Il nativo di Tampa (Florida) ha tutte le carte in regola per portare il #11 sul tetto della Cup Series, un trofeo che manca ad uno dei piloti più vincenti dell’intera serie (48 affermazioni). 

Per Toyota restano da citare Bubba Wallace e Tyler Reddick. Il primo guiderà nuovamente la Camry #23 del 23XI Racing, compagine di Michael Jordan e Denny Hamlin che ha deciso di accogliere l’ex portacolori di RCR. Reddick, due volte campione della NASCAR Xfinity Series, debutta con la casa giapponese dopo una parentesi con Chevrolet. Il californiano ha ceduto il posto al già citato Ky. Busch che guiderà per Richard Childress Racing insieme al confermatissimo Austin Dillon #3.

General Motors potrà in ogni caso puntare su svariati protagonisti per la conquista del titolo a partire dalle quattro Camaro iscritte con Hendrick Motorsports. La realtà più vincente della storia della Cup Series farà affidamento principalmente su Kyle Larson e Chase Elliott, #5 e #9 dello schieramento.

 Il primo grida vendetta, campione 2021 che ha perso la chance di confermarsi al vertice della serie in occasione dell’Elimination Race dell’ultimo ‘Round of 8’ (Charlotte Roval). Il secondo, invece, spera di poter mettere in bacheca un secondo titolo insieme all’alloro ottenuto nel 2020, una missione non impossibile per il georgiano che continua ad avere un supporto sconfinato da parte dei tifosi. William Byron #24 ed Alex Bowman #48 sono gli altri due portacolori di Hendrick Motorsports, team che sicuramente dovrà fronteggiare il Trackhouse Racing.

 Non sarà da sottovalutare il team di Justin Marks, squadra che ha saputo sfiorare il successo nel 2022 con Ross Chastain. Il #1 del gruppo torna in azione, determinato a dare battaglia dopo aver scritto una pagina indelebile della storia della NASCAR grazie all’incredibile ‘mossa’ realizzata in quel di Martinsville durante la penultima gara dei Playoffs. ‘The Watermelon Man’ si è reso protagonista di un sorpasso incredibile, un tentativo che non ha precedenti nella storia della ‘National Association for Stock Car Auto Racing’. L’evento citato non avrà repliche in futuro, la NASCAR ha infatti deciso di bandiere per ragioni di sicurezza ogni ‘replica’ di un momento storico del motorsport americano e non solo.

Il nativo dello Stato della Florida sarà iscritto con la Chevy Camaro #1, mentre a bordo della ‘gemella’ #99 ritroveremo il messicano Daniel Suarez, unico non americano presente a tempo pieno nella Cup Series ed unico pilota internazionale ad aver primeggiato in Xfinity Series.

Trackhouse Racing potrebbe riportare in NASCAR dei nomi di primo profilo del motorsport grazie al ‘Project 91’. Il finnico Kimi Raikkonen è stato il primo ad ‘aderire’ al programma della Chevy Camaro #91, sono tanti  al momento i candidati per un posto all’interno delle prove della Cup Series 2023.

Sono molti, invece, gli outsider a partire da Brad Keselowski, nativo dello Stato del Michigan che per la seconda volta gareggerà nella Cup Series con il proprio team. Il RFK Racing farà affidamento ancora una volta anche su Chris Buescher, vincitore nel 2022 in quel di Bristol Motor Speedway (Round of 16).

 Attenzione anche A. J. Allmendinger (Kaulig Racing #16/Chevy), Ricky Stenhouse Jr. (JTG Daugherty Racing #47/Ford), Erik Jones (Legacy Motor Club #43/Chevy), Michael McDowell (Front Row Motorsports #34/Ford) ed Harrison Burton (Wood Brothers Racing #21/Ford), protagonisti che possono sicuramente regalare sorprese nel lungo cammino che ci porterà ai Playoffs. 

Nella lunga lista di partecipanti nella Cup Series 2022 è da rimarcare anche il ritorno di Jimmie Johnson, presente in alcune prove con il team di Richard Petty, Maury Gallagher e Spencer Gallagher (Legacy Motor Club). Il sette volte campione della serie, dopo esser diventato co-proprietario della compagine in questione, militerà in alcune prove selezionate a partire dalla Daytona 500. Il californiano torna dopo aver gareggiato in IndyCar e nelle tappe di durata dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Non è ancora noto il calendario dell’ex #48 di Hendrick Motorsports, presente per l’ultima volta nella ‘victory lane’ nella primavera del 2017 in quel di Dover.

La Daytona 500 scatterà domenica 19 febbraio quando in Italia saranno le 20.30. Nella notte di domani si terranno le qualifiche, seguite come sempre dai ‘Duels’ che come sempre decideranno tutto lo schieramento ad eccezione della prima fila. 

Foto. LaPresse

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