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Nuoto, Marco De Tullio: “Punto al record italiano nei 200 sl e ad un tempo da medaglia nei 400. Vorrei provare gli 800”

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La voglia di continuare a migliorarsi e di lavorare per un grande obiettivo. Marco De Tullio ha ben in mente la strada da percorrere in questi due anni che portano alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il nuotatore pugliese è il faro della squadra azzurra soprattutto nei 400 stile libero, dove ha accarezzato anche il sogno di conquistare una medaglia mondiale, che è il prossimo obiettivo. De Tullio è stato ospite di Enrico Spada ed Aglaia Pezzato nel programma Swim 2U, che va in onda sul canale Youtube di OA Sport, dove ha raccontato un ultimo anno molto intenso, partendo anche da alcuni cambiamenti dentro e fuori la vasca: “Principalmente è cambiata la mia mentalità e l’approccio alle gare. Ho fatto un determinato tipo di percorso, sono in un gruppo in cui mi trovo bene. Tutto questo aiuta e i risultati si vedono. Mi manca ancora qualcosina nei 400 per essere veramente competitivo a livello internazionale”

Il nativo di Bari è allenato da Christian Minotti, storico tecnico anche di Simona Quadarella. Un gruppo di lavoro sicuramente competitivo e stimolante, dove è presente anche il fratello Luca: “Rispetto all’anno scorso il gruppo si è ristretto molto e questo ne ha aumentato sicuramente la qualità. Ora siamo tutti stileliberisti e quindi tutti con gli stessi obiettivi. Io principalmente mi alleno con mio fratello Luca ed il piccolo Bertoni. Simona è presente nel gruppo, aiuta sempre e porta sempre grande esperienza. Christian è stato bravo a creare un gruppo misto, dove ognuno aiuta l’altro. Ci divertiamo e questo aiuta a lavorare al meglio”. 

Un bilancio sul proprio 2022: “Mi è piaciuto sicuramente l’atteggiamento che ho avuto. La prima parte di stagione è sicuramente la migliore che io abbia mai fatto e mi sono migliorato tantissimo in vasca corta. Lo consideravo il mio punto debole e sono riuscito a fare tempi sulla scia della vasca lunga. Da aprile c’è stato il cambio di marcia e nella mia testa è arrivata la convinzione che fosse arrivato il mio momento. A Riccione ero molto convinto e ho vinto per la prima volta i 400. Al Mondiale potevo fare di più, mentre l’Europeo è sicuramente la nota dolente della mia stagione. Sono arrivato molto stanco, perchè era stato un anno bello intenso, ma comunque sono contento di aver sfiorato il record italiano nei 200”.

De Tullio analizza anche le differenze sulla preparazione di 200 e 400, due gare che hanno ormai caratteristiche ben precise, con sempre meno atleti che si lanciano nella doppietta. Con i 200 che diventano fondamentali soprattutto in ottica staffetta. “I 200 ormai sono diventati una gara da velocisti. Si passa molto forte e vince chi resiste. Per me è stato molto difficile approcciare. Pian piano ho trovato l’equilibrio, ma mi rendo conto che rispetto all’Europa e al mondo manca ancora qualcosa. I 400 restano la mia gara, anche perchè riesco a gestirla meglio. Io mi alleno per i 400 e poi i 200 vengono da se. Mi piacerebbe quest’anno provare anche gli 800, gara dove è difficile trovare spazio ma dove possiamo ottenere tempi importanti. Il 200 comunque non lascio anche in ottica staffetta, dove comunque noi andiamo sul podio o sempre vicini alla medaglia. Noi siamo pochi a fare la staffetta e quindi dobbiamo sempre arrivare al massimo rispetto al resto del mondo che ha molto più interpreti”. 

I 400 sono una gara durissima e soprattutto nei grandi appuntamenti ci si gioca tutto in una giornata. Fattore sul quale bisogna lavorare molto: “Sicuramente il programma italiano non aiuta. Provare solo una volta i 400 al mattino o al pomeriggio agli Assoluti non aiuta. E’ molto difficile allenare questa situazione. Il mio problema è sempre stato quello di far bene al mattino la gara importante. A volte passo troppo veloce ed altre volte cerco di gestire e faccio ancora più fatica. Il cambiamento tra mattina e pomeriggio sta tutto nella testa e nella voglia di andarsi a prendere qualcosa”. 

L’idolo del passato di Marco De Tullio è sicuramente un nuotatore che ha lasciato il segno in acqua, anche se alcune vicende extra vasca hanno certamente condizionato poi il giudizio sul campione: “Veder nuotare Sun Yang mi piaceva troppo. Io vado oltre a quello che è successo al di fuori della vasca. Vedere le sue gare mi piaceva tantissimo sia per la nuotata sia per i tempi che riusciva a fare”. 

Un 2023 particolare, ma non senza obiettivi per il nuotatore azzurro: “E’ un anno un po’ più vuoto, forse perchè abbiamo abituato a correre tanto e aggiunto troppo. E’ un anno in cui vorrei acquisire una maggior confidenza con tempi più bassi rispetto a quelli che faccio ora, perchè voglio arrivare ad una Olimpiade nel migliore dei modi. Il prossimo anno sarà più difficile ed ognuno gestire la stagione a modo suo. Io penso che dovrò sacrificare qualcosa, tra Europeo o Mondiale, perchè l’Olimpiade arriva sempre davanti a tutto. Comunque quest’anno vorrei fare il record italiano nei 200 e arrivare a 3’43” nei 400, che è il tempo per fare medaglia”. 

VIDEO: L’INTERVISTA A MARCO DE TULLIO

FOTO: LaPresse

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