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Nuoto, Simona Quadarella: “Alle mie spalle ci sono delle giovani azzurre in arrivo. A Los Angeles 2028 vorrei esserci”

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Avere ancora qualcosa di importante da dare. Non sono mancate le soddisfazioni nella carriera di Simona Quadarella. Lei, capace di salire sul podio a Europei, Mondiali e alle Olimpiadi, potrebbe anche tirare una riga e dire di aver dato tutto al nuoto. Non è il caso di Simona, con ancora tanti stimoli in vista dei Mondiali 2023 di Fukuoka (Giappone) e soprattutto delle Olimpiadi Estive di Parigi 2024.

Il 2022 è stato un anno particolarmente intenso nel quale le difficoltà non sono mancate per la successione delle gare, tra la rassegna iridata a Budapest (Ungheria) e quella continentale di Roma. Una stagione impegnativa in cui la nostra portacolori ha vinto il bronzo mondiale negli 800 stile libero, due ori e un argento europei negli 800-1500 sl e nei 400 sl. Una fastidiosa gastroenterite, invece, l’ha costretta a saltare i Mondiali di vasca corta a Melbourne (Australia), che hanno posto fine al 2022 citato. Una situazione non nuova per l’azzurra, ricordando quanto accaduto prima dei Giochi di Tokyo, con quel bronzo negli 800 sl di cattiveria e classe, in stile “Gregorio Paltrinieri”.

Ci si rituffa nuovamente in vasca per ottenere ancora qualcosa di bello e magari uscire dalla piscina di Parigi l’anno venturo con l’idea di dare il 100% di se stessa senza rimpianti. Di questo e di altro Quadarella ha parlato nell’ultima puntata di Swim2U, su Sport2U e in collaborazione con OA Sport, condotta da Enrico Spada ed eccezionalmente da Gianmario Bonzi, telecronista di Eurosport e giornalista di Tuttosport e del QN – Quotidiano Nazionale.

Si è partiti facendo il bilancio dell’anno passato, come detto molto stressante: “Non è stato semplice conciliare i tanti impegni e soprattutto a Roma c’era voglia di fare bene. Nei 1500 sl a Budapest non sono riuscita a rendere come avrei voluto per un problema squisitamente di testa e infatti poi negli 800 sl il risultato è arrivato. Per quanto riguarda gli Europei in casa, non ho sentito più di tanto la pressione, anzi io mi sono divertita e sono stata in grado di convertire in acqua l’energia che il tifo mi dava. E’ stato molto bello gareggiare nella mia città per questo“.

Parlando della Capitale, c’era il ricordo dei Mondiali 2009 quando l’Italia ebbe due straordinarie punte al femminile, Federica Pellegrini e Alessia Filippi. Ora però la Nazionale sta vivendo un fermento che non si era mai visto, cosa che i risultati nelle ultime manifestazioni internazionali hanno confermato: “Indubbiamente ci sono tanti atleti forti e questo credo porti anche spingerci a vicenda. Le grandi prestazioni dell’uno stimolano l’altro a tirare fuori il 101% e penso sia questa una peculiarità della nostra squadra attuale“.

A tale proposito, però, si nota una netta sproporzione tra uomini e donne in termini di prestazioni in casa italiana: “A livello maschile ci sono tanti nuotatori che possono ambire a traguardi estremamente prestigiosi, ma credo che anche al femminile in futuro ci saranno delle atlete da osservare con attenzione. Mi viene in mente Valentina Procaccini (classe 2008, ndr) che si allena nel mio gruppo e spazia su tante distanze, comprese le mie. Giulia Vetrano (classe 2005, ndr) è un’altra ragazza interessante e giovane. Non penso quindi che alle mie/nostre spalle non ci sia nulla“.

Simona, comunque, dovrà fare i conti con un contesto agonistico sempre più competitivo. Katie Ledecky non la scopriamo certo ora, in Australia ci sono nuotatrici molto forti come Ariarne Titmus e Lani Pallister, senza dimenticare la strepitosa canadese Summer McIntosh: “L’introduzione dei 1500 stile libero femminili (come gli 800 stile libero maschili ndr) nel programma olimpico ha portato tante atlete a spostare il proprio raggio d’azione verso certe distanze. La concorrenza è molta, ma io non sono così preoccupata da questo. Ho sempre pensato a lavorare su me stessa per arrivare all’appuntamento nel migliore dei modi e poi una volta sul blocchetto di partenza affrontare chi ci sarà. Sono consapevole delle qualità altrui, ma non ci sto troppo a badare prima delle gare che contano“.

E dunque le aspettative per Mondiali e Olimpiadi quali saranno?Preferisco non pronunciarmi, ma sicuramente spero di stare bene e di non avere problemi di gastroenterite come è già accaduto. Sicuramente, dopo le Olimpiadi di Parigi 2024 farò il punto della situazione per capire quali gare affrontare in vista di Los Angeles 2028 perché vorrei spingermi anche all’appuntamento a Cinque Cerchi negli Stati Uniti. Vedremo“.

VIDEO INTERVISTA SIMONA QUADARELLA

 

Foto: LaPresse

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