Pallavolo
Paola Egonu: “Torno in Nazionale? Sto metabolizzando. L’Italia? Un Paese razzista che sta migliorando”
Paola Egonu indosserà i panni della co-conduttrice al Festival di Sanremo. Questa sera salirà sul palco del Teatro Ariston per affiancare Amadeus nel corso della terza serata della celeberrima kermesse canora. I riflettori saranno puntati sulla pallavolista, che attualmente sta giocando in Turchia con la maglia del VakifBank Istanbul dopo aver lasciato Conegliano. L’opposto, che al termine degli ultimi Mondiali ha dichiarato di volersi prendere una pausa dalla Nazionale, avrà spazio per un monologo all’interno dell’evento televisivo più seguito dell’anno alle nostre latitudini e annuncerà i vari cantanti che si esibiranno.
Paola Egonu è intervenuta nel corso della conferenza stampa del mattino e ha avuto modo di rispondere riguardo al suo trasferimento in terra anatolica: “Non ho mai abbandonato l’Italia: l’ho lasciata per giocare in Turchia e tornare qui. Non ho trovato maggiore rispetto lì di qui. Mai detto che non sarei mai tornata in Italia con il governo Meloni“. In un altro passaggio ha poi precisato: “L’Italia è un paese razzista? Sì, ma non vuol dire che tutti sono cattivi, ignoranti. Non voglio fare la vittima, ma solamente dire come stanno le cose. È un paese razzista che però sta migliorando. Nel monologo mi racconto, quindi ci sarà una parte dedicata al razzismo“.
Le è stata anche rivolta una domanda sulla Nazionale e l’attaccante ha risposto: “Per quanto riguarda la Nazionale, sto metabolizzando: se ci fosse modo, tornerei“. Si tratta dunque di un’apertura da parte di Paola Egonu verso l’azzurro, che ha lasciato dopo la rassegna iridata conclusa con la medaglia di bronzo, affermando di ritenere inaccettabili gli insulti di chi le chiedeva se fosse davvero italiana. Il CT Davide Mazzanti ha recentemente affermato che per ora non si parla di convocazioni e che ogni discorso è rinviato a maggio.
In estate l’Italia è attesa dalla Nations League (vinta l’anno scorso), dagli Europei (dove dovrà difendere il titolo conquistato due anni fa) e dal torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Si è anche discusso della recente intervista rilasciata a Vanity Fair, in cui veniva riportato che un suo figlio sarebbe stato condannato a una vita difficile proprio come la sua: “Non ho mai detto quella frase, mai. Quando è nato il Black Lives Matters io e mio sorella ci siamo preoccupate perché sarebbe potuto capitare a mio fratello o mio figlio. Mai detto che un figlio in Italia sarebbe condannato all’infelicità”.
Foto: Lapresse