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Rugby, Inghilterra e Nuova Zelanda gli ultimi tabù dell’Italia. Si può sognare domenica 12 febbraio a Twickhenham?

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Lorenzo Cannone

Il prossimo fine settimana tornerà subito il Guinness Sei Nazioni 2023 e domenica pomeriggio tornerà in campo l’Italia di Kieran Crowley che andrà in scena a Twickenham. Avversaria, dunque, quell’Inghilterra che, insieme agli All Blacks, resta l’ultimo tabù da infrangere per gli azzurri. Sarà domenica la volta buona?

Dopo anni di sofferenze negli ultimi 12 mesi l’Italia ha cambiato marcia, con le vittorie contro Galles, Samoa e Australia le ciliegine sulla torta di una serie di ottime prestazioni, come il ko con il Sudafrica a novembre e la sconfitta di misura domenica scorsa con la Francia. Insomma, l’Italia sta vivendo un ottimo momento e ha alcuni giocatori di assoluto livello e a Twickenham arriverà con molta fiducia e convinzione nei suoi mezzi.

Di contro, l’Inghilterra nel 2022 ha giocato 12 partite, perdendone 7 e dopo le Autumn Nations Series Eddie Jones è stato esonerato e al suo posto è arrivato Steve Borthwick. La prima del nuovo C.T. è stata una nuova sconfitta, con la Scozia, e gli inglesi hanno molti più dubbi che certezze. Sicuramente hanno giocatori di qualità, ma oggettivamente hanno anche una rosa che ha perso smalto rispetto al recente passato e che fatica a trovare la quadra.

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Insomma, se spesso l’Italia è arrivata a Twickenham come vittima sacrificale, questa volta le cose sono diverse. Certo, gli azzurri restano gli sfavoriti della vigilia e l’Inghilterra ha l’esperienza e la qualità per ritrovarsi, ma Kieran Crowley ha creato un gruppo coeso, che con la Francia ha dimostrato di avere la sfrontatezza di riaprire una partita che in passato sarebbe scivolata via dalle mani azzurre. Capuozzo, i fratelli Cannone, Ruzza, Allan, Menoncello, Brex, Lamaro e gli altri azzurri sono una generazione che, finalmente, può sfatare il tabù Inghilterra e farlo nel tempio di Twickenham.

Foto: LaPresse

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