Rugby
Rugby, Kieran Crowley: “Credevo nella vittoria; pagato caro l’atteggiamento non corretto all’inizio”
L’Italrugby ci ha provato, quest’oggi, allo Stadio Olimpico, a lottare contro una squadra oggettivamente superiore come l’Irlanda nel primo match della terza giornata del Sei Nazioni 2023; tuttavia, per quanto vada dato atto agli azzurri di aver dato il massimo in campo, non è bastato per evitare la sconfitta, con il punteggio finale di 20-34 a favore degli irlandesi.
Ha inciso e non poco, a detta del C.T. Kieran Crowley, un atteggiamento non propriamente corretto a inizio gara e, si sa, a questi livelli certi errori vengono prontamente puniti (come è puntualmente accaduto). In ogni caso, Crowley si ritiene soddisfatto di quanto fatto dai suoi quest’oggi.
Ecco, di seguito, le parole del C.T. azzurro rilasciate in conferenza stampa e riportate sul sito federale: “Vorrei cominciare dicendo che di sicuro abbiamo pagato molto caro un atteggiamento non corretto all’inizio, nel primo quarto. In particolare abbiamo coinvolto troppi giocatori nel breakdown, con conseguenze sulla qualità difensiva all’esterno, e questo mi spiace molto perché è stato qualcosa su cui abbiamo lavorato molto preparando la partita. Un giocatore come Stephen Varney è prezioso per questa squadra, non mi interessano le polemiche eventuali sui social che lo riguardano, crediamo fortemente nel suo valore ed anche oggi ha eseguito benissimo il piano di gioco che avevamo concordato, disputando un grande match“.
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Prosegue Crowley: “Il placcaggio al collo su Capuozzo di McCloskey? Cosa posso dire, l’arbitro ha fatto la sua valutazione, posso pensarla a modo mio, ma questo non conta nulla e quindi non ho altro da aggiungere. Il rugby a questi livelli è un gioco di dettagli, equilibri sottili che determinano l’andamento dei risultati. Se ho pensato di poter vincere contro la prima nel ranking mondiale? Sì, certo, eravamo in partita e la squadra stava facendo una grande prestazione, ci credevo io come ci credevano i ragazzi in campo“.
Foto: LiveMedia/Federico Proietti/DPPI