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Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2023: l’Irlanda e la Scozia sognano il colpaccio, Inghilterra e Galles è già ora di risposte
Parte domani il Guinness Sei Nazioni 2023 e subito la prima giornata è chiamata a dare risposte importantissime per capire cosa ci dovremo aspettare dal torneo. Si inizia alle 15.15 a Cardiff, con il Galles che ospita l’Irlanda, e a seguire alle 17.45 ci si sposta a Twickenham per lo scontro tra l’Inghilterra e la Scozia.
Il Galles arriva da un 2022 da incubo, iniziato con lo storico ko al Principality Stadium contro l’Italia e chiuso con la clamorosa sconfitta contro la Georgia. Un 2022 che è costato il posto a Wayne Pivac e in fretta e furia è stato richiamato Warren Gatland, il ct dei record. Ma basterà l’esperto tecnico per ribaltare una situazione drammatica a pochi mesi dai Mondiali?
Dall’altro lato, invece, c’è un’Irlanda che ha chiuso il 2022 in vetta al ranking mondiale. La squadra di Andy Farrell da anni viene data alla fine di un ciclo importante, ma poi torna a confermarsi. Un mix di grande esperienza, talento e giovani promesse rendono gli irlandesi tra i favoriti del torneo, anche se storicamente l’anno dei Mondiali è il più difficile per i verdi. Ma a Cardiff arrivano da favoriti d’obbligo.
GALLES-IRLANDA
Galles: 15 Liam Williams, 14 Josh Adams, 13 George North, 12 Joe Hawkins, 11 Rio Dyer, 10 Dan Biggar, 9 Tomos Williams, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Jac Morgan, 5 Alun Wyn Jones, 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens (c), 1 Gareth Thomas
In panchina: 16 Scott Baldwin, 17 Rhys Carre, 18 Dillon Lewis, 19 Dafydd Jenkins, 20 Tommy Reffell, 21 Rhys Webb, 22 Owen Williams, 23 Alex Cuthbert
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Stuart McCloskey, 11 James Lowe, 10 Johnny Sexton (c), 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 James Ryan, 4 Tadhg Beirne, 3 Finlay Bealham, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter
In panchina: 16 Rob Herring, 17 Cian Healy, 18 Tom O’Toole, 19 Iain Henderson, 20 Jack Conan, 21 Conor Murray, 22 Ross Byrne, 23 Bundee Aki
Si passa poi a Twickenham, dove l’Inghilterra è in una situazione quasi identica al Galles. Un 2022 che ha regalato più delusione che gioie, l’esonero di Eddie Jones a poche settimane dal Sei Nazioni e una squadra affidata a Steve Borthwick, ex campione iconico ma dalla poca esperienza in panchina, che dovrà trovare in fretta la quadra per una squadra ricca di talento, ma che troppo spesso si perde nel nervosismo dei suoi talenti, Owen Farrell in primis. Sarà bastato il lavoro di queste settimane per ritrovarsi?
Avversaria di giornata la storica rivale della Scozia, outsider di lusso da sempre e che negli ultimi due anni è riuscita a battere l’Inghilterra due volte su due. Si torna a Twickenham dove due anni fa gli scozzesi sono tornati al successo dopo decenni di sconfitte e la squadra di Gregor Townsend vuole puntare a un incredibile tris. Si prospetta una sfida equilibrata, l’Inghilterra parte con i favori dei pronostici, ma non così netti, e se giocatori come Hogg o Russell sono in giornata di grazia allora per la Scozia il colpaccio è possibile.
INGHILTERRA – SCOZIA
Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Max Malins, 13 Joe Marchant, 12 Owen Farrell (c), 11 Ollie Hassell-Collins, 10 Marcus Smith, 9 Jack van Poortvliet, 8 Alex Dombrandt, 7 Ben Curry, 6 Lewis Ludlam, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge
In panchina: 16 Jack Walker, 17 Mako Vunipola, 18 Dan Cole, 19 Nick Isiekwe, 20 Ben Earl, 21 Ben Youngs, 22 Ollie Lawrence, 23 Anthony Watson
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Sione Tuipulotu, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell, 9 Ben White, 8 Matt Fagerson, 7 Luke Crosbie, 6 Jamie Ritchie (c), 5 Grant Gilchrist, 4 Richie Gray, 3 WP Nel, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
In panchina: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 Simon Berghan, 19 Jonny Gray, 20 Jack Dempsey, 21 George Horne, 22 Blair Kinghorn, 23 Chris Harris
Foto: Simon King/DPPI – LPS