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Scherma, il Dream Team domina a Il Cairo. Ai fiorettisti manca solo la vittoria, gli spadisti si riscattano

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Semplicemente dominanti. Si può riassumere così il fine settimana delle fiorettiste azzurre a Il Cairo. Doppietta il sabato nell’individuale e successo nella prova a squadre. C’è soprattutto una protagonista ed è Martina Favaretto, sbocciata definitivamente sulle pedane egiziane, dove ha colto la prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo. Un talento cristallino, che ha vinto tantissimo nelle categorie giovanili e che, dopo un inizio di stagione un po’ sottotono, è esploso completamente in questo weekend.

Si diceva di doppietta azzurra perchè al secondo posto ha chiuso una ritrovata Martina Batini, che non saliva sul podio in Coppa del Mondo dalla prova di Belgrado dello scorso aprile. Un risultato sicuramente importante ed un ulteriore bel problema per Stefano Cerioni, che deve fare ogni volte delle scelte complicate in un gruppo di altissimo valore.

Il CT azzurro a Il Cairo è andato con un quartetto ormai decisamente collaudato. Ovviamente Martina Favaretto presente, poi le solidissime Erica Cipressa e Francesca Palumbo ed infine una Alice Volpi che aveva una gran voglia di riscattare le due ultime veloci eliminazioni individuali. La toscana è stata trascinante nella prova a squadre, spingendo l’Italia al successo finale contro gli Stati Unti, centrando la terza vittoria consecutiva in stagione dopo Belgrado e Parigi. 

Sempre in Egitto gareggiavano anche gli uomini ed è mancata davvero solo la vittoria ai fiorettisti azzurri. Tommaso Marini ha visto sfumare il successo nell’individuale all’ultima stoccata, perdendo per 15-14 contro l’americano Alexander Massialas. Comunque una straordinaria conferma per il marchigiano, che occupa sempre la posizione numero uno del ranking mondiale.

Non solo Marini, ma anche un ottimo Davide Filippi, che un anno dopo si conferma nuovamente sul podio a Il Cairo. Un terzo posto di valore e che va a suggellare una prestazione complessiva di altissimo valore, visto che nei quarti di finale erano arrivati anche Alessio Foconi e Giorgio Avola.

Quarta gara a squadre e altrettanti piazzamenti sul podio per l’Italia. Questa volta un quartetto un po’ diverso, con l’ingresso di Filippo Macchi al posto di Alessio Foconi (presenti poi i “soliti” Marini, Garozzo e Bianchi). Dopo il secondo posto a Bonn, il terzo a Tokyo e il successo a Parigi, gli azzurri sono ancora secondi, perdendo una finale davvero molto combattuta con il Giappone.

Non solo fioretto, ma anche spada nel fine settimana della Coppa del Mondo. Ad Heidenheim toccava agli uomini ed ancora una volta gli azzurri sono stati molto più performanti nella prova a squadre che in quella individuale, dove erano presenti solo quattro atleti (miglior risultato l’undicesimo posto di Davide Di Veroli). Un bel riscatto comunque per il quartetto azzurro (Di Veroli, Santarelli, Cimini, Cuomo) che ha concluso al secondo posto, cedendo in finale contro la favorita e fortissima Francia per 45-38. Adesso serve confermarsi anche individualmente nelle prossime tappe, fattore che può ulteriormente alzare il livello nelle gare a squadre.

FOTO: Bizzi/Federscherma

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