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Sci alpinismo, Giulia Murada può aggiudicarsi la classifica di Coppa del Mondo? Occhio a Perillat-Pessey e Gachet Mollaret

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Nel weekend si è svolto il Marmotta Trophy, valido per la Coppa del Mondo di sci alpinismo 2022-2023 con tre gare in programma: individuali, staffetta mista e sprint, con importanti punti in palio in classifica generale (mancando due tappe alla conclusione della Coppa del Mondo) e, inoltre, gli atleti hanno avuto modo di avvicinarsi nel migliore dei modi ai Mondiali di Boi Taull (in programma dal 28 febbraio al 5 marzo).

Al momento in testa alla classifica con 752 punti totali c’è l’azzurra Giulia Murada, reduce dal terzo posto nell’individuale al Marmotta Trophy (con la suddetta gara vinta dalla francese Axelle Gachet Mollaret) mentre nelle sprint non è riuscita ad andare oltre il diciassettesimo posto (con, d’altro canto, la tripletta transalpina formata da Emily Harrop, Lena Bonnel e Celia Perillat-Pessey).

Murada può, da un lato, recriminare i punti persi nella sprint di ieri, domenica 19 febbraio, in una specialità in cui ha raccolto in stagione ottimi risultati (basti pensare al quinto posto di Adamello o al secondo nella Région Dents du Midi); dall’altro, il podio raggiunto nell’individuale le ha comunque permesso di accumulare importanti punti in classifica.

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Come detto in precedenza, mancano soltanto due tappe per concludere la Coppa del Mondo 2022-2023: dopo i Mondiali di Boi Taull, si gareggerà il 18 marzo a Schladming (Austria) e a Tromso (Norvegia) per le Finals. Murada ha dunque un vantaggio, seppur minimo, da difendere in classifica generale.

L’azzurra è in prima posizione, come accennato, a quota 752 punti: distante appena due punti (a 750) c’è la francese Celia Perillat-Pessey, in piena lotta per la classifica; ma non solo, dal momento che Murada deve guardarsi anche da Axelle Gachet Mollaret, terza con 711 punti (-41 dunque dall’azzurra). Molto dipenderà non solo dalle prossime due tappe, ma anche dalle indicazioni che arriveranno dai Mondiali, in quanto dei risultati positivi potrebbero dare un’ulteriore iniezione di fiducia per le atlete. La lotta è ancora aperta, Murada può sognare.

Foto: Pentaphoto

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