Sci Alpino
Sci alpino, le pagelle dello slalom: Vinatzer, questo è il tuo potenziale! Imbarazzante il tracciatore tedesco
PAGELLE SLALOM MONDIALI SCI ALPINO 2023
Henrik Kristoffersen, 10: quando è arrivato al traguardo, si è capito subito che aveva appena concluso una manche da medaglia, se non da oro. E infatti è salito sul gradino più alto del podio dopo aver concluso la prima manche in quindicesima posizione. Le porte angolatissime della parte alta non gli hanno dato fastidio, nel finale si è scatenato ed è lì che ha costruito il primo successo in carriera ai Mondiali in slalom, lui che era già stato campione iridato di gigante nel 2019. Con gli sci realizzati dall’azienda dell’antico ‘nemico’ Marcell Hirscher sta vivendo un’autentica seconda giovinezza. E non era affatto scontato che vincesse sul ghiaccio.
AJ Ginnis, 10: entra nella storia degli sport invernali, portando la Grecia laddove neppure si sarebbe sognata di poter arrivare. Da giovane era un grande talento e faceva parte della Nazionale americana, prima di venire scaricato a seguito di una lunga catena di gravi infortuni. Poi la seconda possibilità con la Grecia, nazione dove è nato ed ha vissuto i primi anni dell’infanzia. Il secondo posto di Chamonix non era stato casuale: questo 28enne sa sciare, possiede un gran fisico e potrebbe anche rimanere al vertice con continuità.
Alex Vinatzer, 9: quest’anno era uscito nel 50% degli slalom disputati e non era mai salito sul podio in Coppa del Mondo. Nell’unica gara stagionale in cui non ha commesso errori, eccolo agguantare una splendida ed insperata medaglia di bronzo. Peraltro i grandi appuntamenti lo gasano, se pensiamo che già ai Mondiali 2021 era giunto 4°. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che Vinatzer è uno degli slalomisti più veloci in circolazione, deve solo trovare una stabilità tecnica che gli consenta di sbagliare meno: il risultato odierno potrebbe sbloccarlo mentalmente. Unico neo la parte finale della seconda manche in cui non ha avuto il coraggio di rischiare al 100%, ma si è tenuto un minimo di margine per non inforcare: forse lì è evaporato l’oro, ma va bene lo stesso.
Clement Noel, 8: il campione olimpico francese rimpiangerà a lungo l’errore della prima manche, quando si è praticamente sdraiato sul muro, ripartendo quasi da fermo. Alla fine manca il podio per soli 3 centesimi. Resta uno dei grandi di questa specialità.
Bernd Brunner, 0: vergognosa e imbarazzante la tracciatura del tecnico della Germania. Nella prima manche avevamo assistito ad uno spettacolo superbo, il più bello in assoluto dell’intera stagione. Perché rovinare tutto con un tracciato che nulla ha a che vedere con lo slalom di oggi? Porte angolatissime, ritmi lenti, trabocchetti. E per cosa? Forse per mere manie di protagonismo…Fatto sta che i tedeschi tornano a casa a mani vuote, perché Sebastian Holzmann ha concluso 5° (recuperando però ben 13 posizioni) e Linus Strasser 9°. Forse sarebbe ora di cambiare la regola delle tracciature e prevedere dei percorsi standard che toccherebbe direttamente alla FIS realizzare.
Austria, 3: si chiude un Mondiale da incubo per una nazione che fa dello sci alpino lo sport nazionale. Zero ori e tanti processi in arrivo. Manuel Feller era in testa alla prima manche, ma come di consueto ha sprecato tutto. I miglioramenti del polivalente Marco Schwarz non salvano il bilancio.
Svizzera, 4: oggi puntavano all’oro con un tris d’assi, invece escono con le ossa rotte. Il migliore alla fine è Ramon Zenhaeusern, 9° e mai in corsa per il podio. Solo 24° Daniel Yule, mentre Loic Meillard è uscito dopo poche porte.
Tobias Kastlunger, 7: da 27° a 15°, ottiene il terzo tempo nella seconda manche a soli 29 centesimi da Kristoffersen. Non avrà il talento cristallino di Vinatzer, ma anche questo ragazzo altoatesino sa far correre molto veloce gli sci ed ha un futuro anche in gigante. Aspettiamolo, arriverà.
Stefano Gross, 6: disputa un Mondiale dignitoso, forse l’ultimo della sua importante carriera.
Tommaso Sala, 4: sbagliato proprio l’atteggiamento nella seconda manche, troppo remissivo ed in difesa. Se non si rischia ad un Mondiale…Alla fine torna a casa con un anonimo 23° posto.
Foto: Fisi/Trovati/Pentaphoto