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Sci alpino, pagelle superG: Marta Bassino delizia, Gut-Behrami delusa, Elena Curtoni in ombra

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Marta Bassino

PAGELLE SUPERG FEMMINILE MONDIALI SCI ALPINO 2023

Marta Bassino, 10 e lode: il capolavoro tecnico realizzato nella parte finale della pista rimarrà scolpito indelebile nella storia e nella memoria. La piemontese si è letteralmente divorata i curvoni conclusivi ed ha sopperito al notevole distacco accumulato nei primi 23 secondi di gara: lei che non è scorrevole, ha perso fino a mezzo secondo sulle principali avversarie, per poi restituirlo con gli interessi. Non aveva mai vinto in Coppa del Mondo in superG, anche se spesso ci era andata vicina. Ha scelto il giorno giusto per farlo. Due ori in due Mondiali proiettano Marta Bassino tra i miti dello sci alpino tricolore. Ma ha solo 26 anni e tante stagioni davanti per continuare a progredire, magari prima o poi facendo un pensierino anche alla Coppa del Mondo generale. Intanto il Mondiale non è finito: tra parallelo e gigante potrà deliziare ancora con la mente sgombra.

Mikaela Shiffrin, 8,5: non era facile per l’americana tornare in gara dopo l’uscita in combinata e con gli spettri di Pechino 2022 che avevano già cominciato a riaffacciarsi. Oggi ha disputato una gara di grande sostanza, inchinandosi solo ad una superba Bassino. Tutto sommato non può lamentarsi: ha già un argento in saccoccia e le sue gare (gigante e slalom) devono ancora arrivare…

Cornelia Huetter, 8,5: bronzo sorprendente, ma non stiamo di certo parlando di una carneade, tutt’altro. In Coppa del Mondo vanta ben 8 podi in superG, con 2 vittorie. Oggi ha fatto valere le doti da scivolatrice, difendendosi con i denti nel ‘gigantone’ conclusivo.

Kajsa Vickhoff Lie, 8,5: solo gli infortuni hanno finora limitato un talento annunciato. Prima di questi Mondiali era arrivata seconda in discesa a Cortina, oggi un bronzo che stupisce sino ad un certo punto, perché questa ragazza non solo è scorrevole, ma sa anche dare del ‘tu’ alle curve. Va detto che oggi i pettorali bassi potrebbero aver rappresentato un vantaggio importante.

Ragnhild Mowinckel, 7: era in gran forma e lo ha dimostrato. Ha mancato il podio per soli 3 centesimi. Brucia.

Lara Gut-Behrami, 6: la grande delusa di giornata. La campionessa in carica aveva il vantaggio di scendere su un tracciato disegnato da uno dei tecnici della Svizzera, ma non è bastato. È mancato qualcosa, soprattutto nel finale sembra aver avuto troppo rispetto della pista. Alla fine la medaglia è sfumata per appena 4 centesimi. Ha ancora discesa e gigante per provare a raddrizzare il Mondiale.

Alice Robinson, 7,5: con il pettorale n.30 fa tremare Marta Bassino, transitando all’ultimo intermedio con 6 centesimi di vantaggio. Poi un errore ha vanificato tutto, ma il settimo posto finale la dice lunga sulle qualità di una atleta che ancora non ha trovato la sua dimensione, sebbene a sprazzi lasci trapelare una potenzialità sconfinata.

Federica Brignone, 6,5: non era facile confermarsi dopo l’oro in combinata. A livello tattico ha commesso degli errori, valutando il tracciato più complicato di quanto non fosse in realtà. Oggi non è riuscita a fare la differenza con le sue pieghe. Conoscendola, non l’avrà presa bene ed avrà grande voglia di riscatto in vista del gigante.

Sofia Goggia, 6: ormai la bergamasca è una discesista pura? In superG quest’anno ha fatto davvero tanta fatica, mostrandosi lontana dai livelli di Bassino e Brignone nell’affrontare le curve più anguste. Il suo ultimo podio nella disciplina risale al successo in Val d’Isere nel dicembre 2021. Eppure oggi si è visto qualche passo avanti rispetto alle ultime apparizioni. L’undicesimo posto non può soddisfarla, ma qualche spunto positivo in vista della discesa di sabato c’è.

Elena Curtoni, 5: una brutta giornata per la valtellinese, in difficoltà sin dall’inizio. Ha fatto fatica ad interpretare sia la neve sia il tracciato, con traiettorie troppo abbondanti. Serve voltare pagina, perché in discesa è da medaglia.

Foto: Lapresse

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