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Sci di fondo: a Dobbiaco l’ultimo weekend prima dei Mondiali

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Si passa dall’Italia per l’ultima tappa della Coppa del Mondo di sci di fondo che precede i Mondiali di scena a Planica. Dobbiaco ospita una tre giorni piuttosto interessante: sprint al venerdì e 10 km al sabato, con tecnica libera per entrambe le occasioni. Domenica, invece, ci sarà la staffetta 4×7.5, utile anche (e proprio) in proiezione iridata.

L’Italia si presenta con un contingente molto ampio, con Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Davide Graz, Mikael Abram, Dietmar Noeckler, Paolo Ventura, Giandomenico Salvadori, Simone Daprà, Michael Hellweger, Martin Coradazzi e Giuseppe Montello tra gli uomini e Caterina Ganz, Cristina Pittin, Francesca Franchi, Anna Comarella, Martina Bellini e Federica Sanfilippo tra le donne. Particolare curioso da notare: dopo Sanfilippo, anche Montello passa dal biathlon allo sci di fondo, anche se alcune gare negli ultimi anni le aveva disputate.

Per Pellegrino è certamente un ottimo ultimo test, tanto più che, a differenza di altre occasioni, stavolta Johannes Hoesflot Klaebo c’è. E la tendenza delle selezioni è quella di portare il meglio. Sono pochi (leggere alla voce William Poromaa, dato che lo svedese si allena a Livigno in solitudine) a scegliere di saltare questo fine settimana. Così la Norvegia porta tutti i migliori, e così fa anche la Svezia, che porta tutti coloro che faranno parte della spedizione slovena tranne il già citato Poromaa e Jens Burman, che ha optato per i Campionati svedesi. In breve, c’è anche il ritorno di Frida Karlsson, che si era presa qualche settimana di pausa dopo le note vicende in cima al Cermis a fine Tour de Ski.

Sci di fondo, ennesima assurdità. Le staffette di Dobbiaco saranno più lunghe o più corte di quelle dei Mondiali a seconda del sesso!

Sarà anche interessante notare le varie composizioni delle staffette: si tratta di un test per il quale più che mai si può dare la definizione di più unico che raro. In questo frangente non è facile prevedere quali saranno le mosse dell’Italia, anche se le recenti performance di Davide Graz dovrebbero dare una parte di aiuto a definire la formazione prima di Dobbiaco e poi iridata.

Nel frattempo, oltre la neve, c’è del fuoco. Ed arriva ancora una volta dalla Norvegia, dove Astrid Jacobsen, incontrando il CIO a inizio gennaio, ha aperto a russi e bielorussi di nuovo in gara. Solo che ha sostenuto come questa fosse l’opinione della maggioranza degli atleti norvegesi senza consultarli. Sono arrivate le scuse del Comitato norvegese, ma la trentaseienne che non gareggia più in Coppa del Mondo dallo scorso anno non sta certo passando giorni tranquilli.

Foto: Pier Marco Tacca/Pentaphoto

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