Sci di fondo
Sci di fondo, ennesima assurdità. Le staffette di Dobbiaco saranno più lunghe o più corte di quelle dei Mondiali a seconda del sesso!
Nell’imminente fine settimana, la Coppa del Mondo di sci di fondo sarà di scena a Dobbiaco. La tappa altoatesina sarà l’ultima prima dei Mondiali di Planica, il che già dovrebbe essere un tema di discussione. Possibile lasciare in bianco due weekend verso l’appuntamento iridato? Uno è sacrosanto, soprattutto se si comincia infrasettimanalmente, ma l’opportunità di una pausa così lunga andrebbe analizzata.
Non è però questo il tema su cui si vuole porre l’accento, bensì un inenarrabile paradosso a cui assisteremo nella giornata di domenica 5 febbraio, quando le nevi di Toblach saranno teatro di una staffetta maschile e una femminile. Sarà l’unica prova in questo format antecedente a Planica 2023. Anzi no! “Contrordine compagni!” Non è vero! Le distanze saranno diverse. Non è una novità soprattutto per gli uomini, ma nonostante le stramberie in ambito cross-country skiing siano ormai all’ordine del giorno, mai si era toccato il livello di assurdità al quale ci stiamo per approcciare.
Partiamo da due presupposti. Il primo è che le staffette maschili di Coppa del Mondo sono da anni strutturate quali 4x 7,5 km, mentre le staffette ‘serie’, cioè quelle degli appuntamenti in cui vengono conferite le medaglie, mantengono la canonica distanza del 4×10 km. Capiterà anche quest’anno. La novità riguarda il circuito femminile. L’equiparazione delle lunghezze di gara fra i due sessi, oltre a essere la risposta a una domanda che nessuno ha mai posto, comporterà che le donne si confrontino a loro volta su segmenti di 7,5 km. Però ai Mondiali, la staffetta rosa sarà una 4×5 km!
Dunque, in cosa consiste il nonsenso? Domenica 5 febbraio a Dobbiaco assisteremo a una staffetta di 4×7,5 km in ambedue i settori. Sarà però con delle frazioni del 25% più corte rispetto a quelle usate ai Mondiali per i maschi e del 33% più lunghe di quelle sulle quali a Planica gareggeranno le ragazze! Seriamente, come si può concepire uno sgorbio del genere? In relazione all’evento iridato si riesce ad avere, quale ‘prova generale’, frazioni compresse per difetto da una parte e stiracchiate per eccesso dall’altra! PERCHÈ? No, non rispondete, fate conto che il quesito mai sia stato posto. Perchè la replica potrebbe anche essere peggiore del dubbio.
Viene il dubbio che Samuel Beckett non sia scomparso il 22 dicembre 1989, bensì abbia simulato la propria morte per dedicarsi da altre attività, non più letterarie. Giunto alla soglia del secolo di vita (segretamente festeggiato il 13 aprile 2006), abbia assunto la guida dello sci di fondo sotto mentite spoglie, applicando allo sport la sua vena artistica, che sta raggiungendo nuovi e inaspettati picchi. Perché se ci si ferma a riflettere per un minuto, si fatica davvero a credere che domenica si possa assistere a un tale accrocco. Sospiriamo, allarghiamo le braccia e prendiamolo come viene.
Foto: La Presse