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Sci di fondo: Klaebo Campione del Mondo sprint per la terza volta, italiani fuori ai quarti

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Johannes Hoesflot Klaebo

Johannes Hoesflot Klaebo fa tris. Il fenomeno norvegese è per la terza volta Campione del Mondo sprint, stavolta a tecnica classica, e dimostra la sua superiorità dominando dall’inizio alla fine la finale. Un assolo senza neppure dover fare la volata, il suo: 2’56″07 è quel che si legge sul cronometro, e sarebbe stato anche più veloce senza l’esultanza sul rettilineo finale, effettuata capendo che nessuno avrebbe potuto più raggiungerlo.

Semmai, la vera lotta è quella per la seconda posizione. Bravo (e inatteso) il francese Jules Chappaz a provare a sorprendere tutti, ma alla fine viene beffato proprio sulla linea del traguardo dal norvgese Paal Golberg, che lo precede di un nonnulla: 2’58″29 contro 2’58″31. Non entrano quasi nella lotta per le medaglie il ceco Michal Novak a 5″90, lo svedese Calle Halfvarsson a 11″64 e l’altro transalpino Lucas Chanavat, a 32″27.

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Pochissima la fortuna per gli italiani: Francesco De Fabiani è colui che va più vicino a qualificarsi per le semifinali, ma nella quarta batteria il suo 3’00″15 diventa il primo tempo tra quelli degli eliminati. Qualche speranza accesa da un contatto Grate-Taugboel che fa cadere il norvegese e lo sloveno Miha Simenc si spegne subito, perché nessuna infrazione è rilevata ai danni dello svedese. Non trova buon gioco strategico Federico Pellegrino, quarto nella seconda batteria, mentre Simone Mocellini, anch’egli quarto, sbatte sulla forza intrinseca della terza. Per loro rispettivamente 18°, 17° e 16° posto in via ufficiale, al netto delle varie storie.

Non si può certo dire che sia stata una competizione esente da cadute, soprattutto nella salita più importante del percorso. In questo senso sia Erik Valnes che Klaebo scampano a una carambola spettacolare nel primo quarto, ma il leader delle qualificazioni non evita di andar giù da solo nella prima semifinale, autoescludendosi in questo modo da ogni chance.

Foto: LaPresse

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