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Sci di fondo, Mondiali Planica 2023. Jonna Sundling rivendicherà la Sprint femminile?

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Jonna Sundling

Giovedì 23 febbraio a Planica verrà assegnato il XII titolo iridato femminile della sprint. Il format sarà contestato ancora oggi dai puristi dello sci di fondo, ma si è ormai guadagnato una propria dimensione e non può certo essere messo in discussione.

Ideato a metà anni ’90, ha fatto il proprio ingresso nel programma dei Mondiali a partire dal 2001. Nel corso dei decenni, la competizione ha subito alcune modifiche, relative alla struttura del percorso che porta alla finale o al numero di atlete ammesse al turno decisivo, tuttavia l’impalcatura della prova è rimasta sempre la stessa.

Finora si contano sette donne capaci di laurearsi campionesse del mondo della sprint. Fra di esse spicca la figura di Marit Bjørgen, unica fondista in grado di conquistare 4 ori iridati (2003, 2011, 2013, 2015). La norvegese, oltre a detenere il primato di vittorie consecutive (tre), è anche la sola riuscita a vincere il titolo mondiale sia in alternato che a skating.

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Vi è invece solamente una campionessa del mondo della sprint attualmente in attività. Si tratta di Jonna Sundling (iridata nel 2021). Pertanto tutti i primati di Bjørgen sono destinati a resistere almeno sino al 2025, poiché in questo 2023 si gareggerà nuovamente a tecnica classica, la stessa nella quale la svedese ha primeggiato due anni orsono.

Si contano inoltre solo due atlete tuttora in azione ad aver già conquistato medaglia mondiale in questo format, indipendentemente dal metallo.
1 – SUNDLING Jonna [SWE] (Oro 2021)
1 – DIGGINS Jessica [USA] (Argento 2017)

Volgendo lo sguardo alle nazioni, detta legge la Norvegia, che ha primeggiato ben 7 volte. Storicamente le sprint sono dominio dei Paesi nordici, come si può evincere dal medagliere complessivo delle undici edizioni precedenti.
12 (7-1-4) – NORVEGIA
6 (2-4-0) – SVEZIA
4 (1-1-2) – FINLANDIA
3 (0-2-1) – STATI UNITI
3 (0-1-2) – SLOVENIA
2 (1-1-0) – ITALIA
1 (0-1-0) – GERMANIA
1 (0-0-1) – RUSSIA
1 (0-0-1) – CANADA

Quantomeno l’Italia ha saputo togliersi le sue soddisfazioni. Merito di Arianna Follis, che a Liberec nel 2009 vinse la medaglia d’oro, fregiandosi poi della medaglia d’argento nella successiva edizione di Oslo 2011.

Al riguardo bisogna rimarcare un fatto. A oggi l’unico titolo mondiale sfuggito ai Paesi nordici è stato conquistato proprio dal movimento azzurro.

STAGIONE 2022-2023

Nella stagione in corso si sono disputate 4 sprint a tecnica classica, in cui si sono imposte altrettante atlete diverse e sono complessivamente salite sul podio nove differenti donne.

Le quattro affermazioni sono state appannaggio di Emma Ribom (Kuusamo), Nadine Fähndrich (Beitostølen), Lotta Udnes Weng (Val di Fiemme) e Kristine Stavås Skistad (Les Rousses).

Sono invece tre le ragazze capaci di ripetersi nella rincorsa alle prime tre posizioni si tratta di Lotta Udnes Weng (1-1-0), giunta seconda a Beitostølen e prima in Val di Fiemme; della gemella Tiril Udnes Weng (0-1-1), terza a Kuusamo e seconda in Val di Fiemme; nonché di Emma Ribom (1-1-0), vincitrice a Kuusamo e seconda a Les Rousses.

Per il resto, Fähndrich e Skistad non si sono mai ripresentate nella top-three. Johanna Hägstrom è giunta seconda a Kuusamo, mentre si sono attestate una volta sul gradino più basso del podio Johanna Matintalo (Beitostølen), Mathilde Myhrvold (Val di Fiemme) e Maja Dahlqvist (Les Rousses).

Si contano quattro bandiere diverse ad aver sventolato sui podi delle sprint in alternato. Comanda la Norvegia (2-2-2) con 6, seguita dalla Svezia a 4 (1-2-1). Infine presenza unica per Svizzera (1-0-0) e Finlandia (0-0-1).

Questi, invece, i piazzamenti di tutte le italiane impegnate finora durante l’inverno nelle gare sprint in alternato:
GANZ Caterina: 34 – 28 – 18 – 25
DI CENTA Martina: x – 45 – 25 – x
PITTIN Cristina: x – x – 35 – x
COMARELLA Anna: x – x – 37 – x

La “x” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Kuusamo, Beitostølen, Val di Fiemme, Les Rousses.

Foto: La Presse

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