Short track, Arianna Fontana: “Voglio giustizia, i soldi non c’entrano nulla. La verità deve venire fuori”
È sicuramente l’argomento che più sta tenendo banco nello sport italiano negli ultimi giorni: la polemica tra Arianna Fontana, stella dello short track azzurro, e la sua Federazione, la FISG (quella degli sport su ghiaccio). Ripercorrendo le ultime tappe, dopo le esternazioni dell’azzurra in seguito ai Giochi di Pechino, di recente la campionessa olimpica in un post su Instagram ha annunciato di pensare di lasciare la Nazionale visto il suo rapporto con lo staff tecnico.
Stamattina, sulla Gazzetta dello Sport, in un’intervista la 32enne ha voluto chiarire alcuni concetti. A partire dal possibile cambio di nazionalità (c’era la possibilità del passaggio agli Stati Uniti): “Si è voluto andare oltre le mie parole. Non ho mai affermato di voler gareggiare con gli Stati Uniti. Ho solo scritto di essere stata a Salt Lake City per verificare i metodi di allenamento di quel gruppo. Ma non ho avuto contatti diretti con la Federazione USA, né loro hanno provato a reclutarmi”.
Entrando nel dettaglio della sua lotta contro la Federazione: “Dopo Pechino non è cambiato nulla, sondo altre opzioni fino a quando la verità non verrà a galla. Chiederò la riapertura del caso sulla base di ulteriori documenti. Non posso entrare nel merito ma presenterò nuovi materiali che possono condurre ad un esito diverso. Sono pronta a compiere ogni passo necessario, non solo per me, ma per il bene e i diritti di tutti gli atleti”.
Tornando sulla questione dei presunti danneggiamenti subiti da parte di alcuni compagni di squadra durante gli allenamenti: “Gli episodi risalgono al 2019 e 2020 e sono stati ripetuti. In una occasione mi sono infortunata a causa di una caduta causata da comportamenti scorretti e intollerabili in una dinamica di squadra. Il punto è che alcuni membri dello staff conoscevano la situazione e non hanno fatto nulla in merito, forse per negligenza”.
La risposta alle parole del presidente federale: “Gios si è esposto tirando in ballo questioni economiche che non esistono. Si è voluta colpire la mia immagine e screditarmi pubblicamente. Il comunicato stampa è in linea con il trattamento ricevuto in questi anni. Tra le righe si è persino fatto intuire che non sarei una leader, che mancherei di professionalità, educazione, rispetto e correttezza”.
I nuovi passaggi: “A metà febbraio in agenda ho un incontro, che sarà senz’altro costruttivo, con il ministro Andrea Abodi”.
Arianna Fontana quanto tiene a gareggiare per l’Italia? “È il mio Paese, dove sono nata e cresciuta. Rappresentarlo è sempre un onore. E dopo tanti anni avverto la responsabilità di difenderne l’integrità”.
Foto: Lapresse