Short Track
Short track, la mamma di Arianna Fontana si sfoga: “Presidente Gios un flop. Una vergogna non ammettere gli errori”
Arianna Fontana è stata al centro delle cronache sportive italiane durante l’ultima settimana, ma purtroppo non per imprese inscenate sulle piste di short track. La due volte Campionessa Olimpica dei 500 metri aveva infatti pubblicato un duro post su Instagram rivolto alla Federazione Italiana degli Sport del Ghiaccio, in cui si soffermava su un “rappporto irrecuperabile con il personale tecnico e federale”. Un attacco a cui aveva risposta la FISG: “D’ora in avanti la FISG non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana. L’interesse federale, come già espresso dal Presidente Gios a Pechino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, è la tutela e la salvaguardia del lavoro di un’intera Nazionale e di un intero movimento“.
Il nocciolo principale sembrava essere economico, anche perché la Federazione aveva scritto di avere messo a disposizione dell’atleta una cifra di 200.000 euro annui per l’intero quadriennio che conduce alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Si era vociferato anche della possibilità di un cambio di nazionalità, visto che il marito è statunitense. Una vicenda che aveva creato anche un certo dispiacere a Giovanni Malagò, Presidente del Coni: “Non solo in qualità di Presidente del Coni – ma a livello umano e in nome del rapporto personale e dell’affetto che mi lega a lei e che tutti conoscono, mi sento di dire che sono rimasto sinceramente molto dispiaciuto per quello che ha dichiarato. Mi aspetto che mi chiami per chiarire”.
Arianna Fontana è tornata a parlare nella giornata odierna attraverso un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Si è voluto andare oltre le mie parole. Non ho mai affermato di voler gareggiare con gli Stati Uniti. Ho solo scritto di essere stata a Salt Lake City per verificare i metodi di allenamento di quel gruppo. Ma non ho avuto contatti diretti con la Federazione USA, né loro hanno provato a reclutarmi“. La valtellinese ha proseguito: “Dopo Pechino non è cambiato nulla, sondo altre opzioni fino a quando la verità non verrà a galla. Chiederò la riapertura del caso sulla base di ulteriori documenti“. Chiara la risposta ad Andrea Gios, presidente della FISG che aveva affermato di non voler autorizzare alcun cambio di nazionalità: “Gios si è esposto tirando in ballo questioni economiche che non esistono. Si è voluta colpire la mia immagine e screditarmi pubblicamente. Il comunicato stampa è in linea con il trattamento ricevuto in questi anni. Tra le righe si è persino fatto intuire che non sarei una leader, che mancherei di professionalità, educazione, rispetto e correttezza“.
A seguire anche Maria Luisa Vedovatti, mamma di Arianna Fontana, ha voluto dire la sua attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook: “Come mamma di un’atleta leggere queste parole mi far star male. Sospettavo da tempo che Arianna era turbata, ma lei ormai è una donna, si confida con il marito (com’è giusto che sia) e quindi cerca di proteggermi. L’ho vista fin dal 2010 (anche prima…) combattere per la squadra. Lei aveva già visto lungo ma nessuno l’ha seguita. Davanti belle parole, poi quando c’è il confronto tutti hanno fatto dietro-front. Pensavo che il Presidente Gios, quando è stato eletto, stesse vicino e attento agli atleti e ai loro problemi: invece è stato un flop“.
La mamma dell’azzurra ha poi proseguito: “Arianna ama il suo sport, ha dato tutto la sua gioventù, è cresciuta sempre con i suoi ideali, con caparbietà e testardaggine, cercando di migliorare sempre e aiutare la squadra. Invece come ha scritto, questi atleti (alcuni), tecnici, dirigenti federali, hanno usato comportamenti irresponsabili verso Arianna. Ancora oggi, per la loro convenienza, questi errori non vengono ammessi. È una vergogna. Arianna non ha mai detto che correrà per un altro Paese (nel 2010 era stata contattata da un “Paese” ma lei ha rifiutato perché voleva correre con i colori dell’Italia). Quindi sono loro i non patriottici, in primis il Presidente Gios. Vi ricordate a PyeongChang, Arianna è entrata nello stadio Olimpico sventolando la bandiera italiana. Il suo sorriso dimostrava tutta la sua felicità ed orgoglio, orgoglio per la sua Nazione e per me. Grazie Arianna che proteggi i tuoi valori e ti auguro di chiudere il cerchio olimpico divertendoti perché la storia l’hai scritta tu e ne scriverai“.
Foto: Lapresse