Short Track
Short track, Pietro Sighel guida la truppa italiana a Dresda: voglia di far bene per spegnere la polemica sul “caso Fontana”
Tutto pronto sul ghiaccio della JOYNEXT Arena di Dresda (Germania) per la quinta tappa della Coppa del Mondo di short track, di scena dal 3 al 5 febbraio. Si è reduci dagli Europei di Danzica (Polonia) e la Nazionale italiana ha voglia di gareggiare e di esprimere le proprie qualità per concludere nel migliore dei modi il percorso nel massimo circuito internazionale e proiettarsi ai Mondiali di Seoul (Corea del Sud), in programma dal 10 al 12 marzo.
Nella rassegna continentale si è visto il meglio e il peggio di Pietro Sighel. Il figlio del grande Roberto è andato a prendersi il titolo continentale nei 500 metri. Un risultato significativo dal momento che la conquista del metallo più pregiato mancava dal 2010 al Bel Paese nelle prove individuali degli uomini, con Nicola Rodigari a segno proprio a Dresda, e fu proprio quest’ultimo a vincere per l’ultima volta un oro nei 500 metri a Torino l’anno prima.
Un oro impreziosito anche dal bronzo di Arianna Valcepina nella stessa prova al femminile. Si parlava anche del “peggio” di Sighel: nei 1500 metri, dove una medaglia per lui era possibile, una condotta poco ortodossa l’ha portato alla squalifica in semifinale; nella Finale dei 1000 metri, danneggiato dai rivali ma troppo indietro nello sviluppo della gara, è giunto quarto; nella staffetta mista una caduta all’ultima curva ha trasformato un oro in un bronzo; un’altra caduta in fase di cambio nella staffetta maschile non ha reso possibile la conquista dell’oro a vantaggio dell’Olanda ed è arrivato l’argento.
Alla fine della fiera, il Bel Paese ha chiuso a Danzica con cinque medaglie (1 oro, 1 argento e 3 bronzi) e in Coppa del Mondo si vuol imparare dai propri errori per salire ulteriormente di livello, ricordando i due podi nei 500 metri già conquistati in questa stagione da Sighel. Un modo, se vogliamo, anche per spegnere i fuochi della polemica tra la Federghiaccio e Arianna Fontana, relativamente al post sui social della fuoriclasse nostrana.
L’azzurra ha fatto sapere, attraverso un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, di voler andare fino in fondo in merito agli episodi di violenza subìti in allenamento da parte di alcuni compagni di squadra, precisando però di non voler gareggiare per gli Stati Uniti. Una vicenda intricata che, indubbiamente, non favorisce la serenità del gruppo azzurro.
Foto: LaPresse