Speed Skating
Speed skating, Mondiali 2023: le speranze di medaglia dell’Italia. Ghiotto e Giovannini le punte, Peveri outsider
Dal 2 al 5 marzo, sull’anello di ghiaccio di Heerenveen (Paesi Bassi), si terranno i Mondiali 2023 di speed skating. Il pattinaggio velocità pista lunga è all’epilogo stagionale, dopo che la Coppa del Mondo ha chiuso i battenti, e sulla Thialf si prospettano giornate decisamente intense. In casa Italia le ambizioni non mancano e si può davvero pensare in grande.
La compagine tricolore guidata da Maurizio Marchetto ha concluso il proprio percorso nel massimo circuito internazionale con 3 vittorie, 9 podi e ben 16 piazzamenti nelle prime quattro posizioni. I riferimenti assoluti da questo punto di vista sono stati Davide Ghiotto e Andrea Giovannini.
Ghiotto sembra essere entrato in un’altra dimensione: vittorie nei 10000 metri a Calgary (Canada) e nei 5000 metri a Tomaszów Mazowiecki, in Polonia, riscontri di “Enrico Fabris memoria”. Una straordinaria costanza di rendimento nelle prove distance che l’ha visto salire sul podio in sette delle ultime nove tappe di Coppa del Mondo. Certo, Ghiotto avrà anche voglia di rifarsi per l’epilogo amaro, sempre sul ghiaccio polacco, nell’ultima tappa del massimo circuito internazionale.
Vista l’assenza dell’olandese Patrick Roest, all’azzurro sarebbe bastato classificarsi 14° nei 5000 metri per aggiudicarsi la classifica di specialità e lasciare il segno in ambito italiano. Tutto sembrava essersi concretizzato, tenuto conto del secondo posto alle spalle del norvegese Sander Eitrem. I giudici però hanno deciso di sanzionare Ghiotto per non aver concesso la precedenza proprio al norvegese, in batteria con lui, portando ad uno zero pesantissimo. Un provvedimento che si fa fatica a comprendere sia per la dinamica che per il danno non arrecato dall’azzurro al rivale. Il nostro portacolori avrà ulteriori stimoli per centrare la top-3 nei 5000 e nei 10000 metri, dovendosi guardare per lo più proprio da Roest e da Eitrem.
Ambizioni anche per Giovannini nella Mass Start. Per il 29enne trentino sono arrivati in Coppa del Mondo quattro podi, tra cui il sigillo nella tappa di Calgary, e la seconda piazza nella classifica di specialità dietro al belga Bart Swings, campione olimpico della Mass Start. Certo, un po’ di rammarico c’è ripensando all’incolpevole caduta nella seconda gara sul ghiaccio canadese che l’ha privato dei punti che gli avrebbero permesso di diventare il primo azzurro a imporsi nella graduatoria complessiva. Si lancia, quindi, il guanto di sfida a Swings nella rassegna iridata.
Attenzione poi a Laura Peveri. La giovane azzurra, nel primo anno in Coppa del Mondo, ha potuto fregiarsi del terzo posto nella classifica generale della Mass Start, frutto di un’estrema consistenza in stagione: sempre quarta o quinta sul traguardo nelle prove stagionali del massimo circuito internazionale. Sarebbe bello che il podio, sfuggitole per poco in più di un’occasione, arrivasse nell’occasione più importante. A conclusione, vedremo cosa saprà fare David Bosa, strepitoso interprete a Calgary dei 1000 metri, con un podio storico per il Bel Paese. Nelle ultime apparizioni, però, l’azzurro è parso un po’ in calo di condizione.
Foto: LaPresse