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Tennis, la settimana azzurra: Sinner corre veloce, Musetti non si sporca le mani

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Sette giorni di tennis a forti tinte italiane si sono appena consumati fra Rotterdam, Buenos Aires e Delray Beach. Tre tornei con quattro italiani protagonisti; andiamo un po’ ad approfondire le loro gesta nell’ultima settimana.

Partiamo da Jannik Sinner, arrivato in finale sul cemento olandese e che ha confermato i passi in avanti sotto ogni punto di vista già messi in mostra nella settimana precedente a Montpellier. Quelli che ci aspettiamo da un grande talento come il suo. La partita emblematica è il netto successo su Stefanos Tsitsipas, in cui non c’è stata storia: un dominio netto sull’ellenico, superiore in ogni fondamentale del gioco. Nell’ultimo atto con Daniil Medvedev ha fatto partita pari per oltre un’ora, cedendo alla distanza sia per stanchezza che per le note abilità indoor del russo, ma non manca molto per imporsi come uno dei migliori specialisti in questi campi.

Da rivedere Lorenzo Musetti, eliminato inaspettatamente nei quarti di finale di Buenos Aires da Juan Pablo Varillas. L’impressione data in quella sfida è quasi di non aver accettato il fatto che il peruviano fosse in stato di grazia, apparendo a tratti infastidito da come si stesse mettendo la partita. Non è riuscito ad avere, in questo caso, la voglia necessaria di sporcarsi le mani e raddrizzare la sfida, facendosi quasi travolgere dagli eventi: un passo necessario per la definitiva maturazione.

Ingiudicabile Lorenzo Sonego, che non è riuscito a dare filo da torcere Felix Auger-Aliassime in Olanda, così come Fabio Fognini subito eliminato da Djere sul rosso argentino. Il ligure si è però rifatto con gli interessi in doppio, vincendo il torneo con Simone Bolelli. Una strizzata d’occhio alla Coppa Davis, per riavere quel duo che tanto ci è mancato nelle ultime due edizioni.

Foto: LaPresse

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