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Tennis, Nicola Pietrangeli: “Berrettini spero non faccia la fine di Volandri, si dedica più alla pubblicità. Sinner il migliore”

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Un Nicola Pietrangeli davvero senza peli sulla lingua ed a 360° quello che ha parlato in occasione della consegna del Premio Sportivo alla Carriera omaggiato dai corrispondenti della stampa estera. Al termine dell’evento la leggenda del tennis italiano ha parlato del nostro movimento, giocatore per giocatore e non ha certo lesinato in fatto di analisi e punzecchiature.

Primo capitolo, Matteo Berrettini, verso il quale Pietrangeli non usa certo il guanto di velluto. “Mi sembra che si stia dedicando più alla pubblicità che al tennis. Che percorso potrebbe fare? Non vorrei facesse la fine di Filippo Volandri, che dopo aver battuto Roger Federer a Roma, non vinse più una partita. Berrettini è un bravo ragazzo, ma è un po’ come Adriano Panatta: fantastico dalla vita in su, ma le gambe…“.

Da Berrettini, il due volte vincitore del Roland Garros, passa poi ad analizzare Jannik Sinner: “Nel panorama italiano è il miglior tennista al momento. Lui canta in un modo, io “cantavo” in un altro. Rispetto a me lui ha un vantaggio: è tedesco. Se vincerà uno Slam? Se lo sapessi andrei a scommettere”. Se, invece, si parla del giocatore preferito di Pietrangeli a livello tecnico: “…comunque quello che gioca il tennis più bello è Musetti. Ad ogni modo questi tre ragazzi avranno il mio incondizionato amore tennistico”. 

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L’ex tennista classe 1933 conclude chiarendo il suo punto di vista sul fare paragoni tra il tennis attuale e quello della sua epoca: “Dal punto di vista tecnico il raffronto con la mia epoca è inopportuno. E’ cambiato il mondo ed è cambiato anche il tennis. È un altro gioco, che a me pare più brutto. Un tempo, se eri un talento stava a te diventare un atleta, oggi se non sei un atleta non entri neanche in campo“.

Foto: LaPresse

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