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Pallavolo
Volley femminile, quale possibile Italia senza Paola Egonu: ambizioni da rivedere verso il basso?
La rabbia di Paola Egonu, espressa con crudezza dopo la sconfitta nella semifinale dei Mondiali contro il Brasile, non si è ancora placata del tutto. La lontananza dell’opposta veneta, impegnata nel campionato turco che ora sta rispettando lo stop imposto per via del terremoto terribile che ha colpito la parte meridionale della Turchia, non sembra aver addolcito li pensieri della giocatrice che, nelle interviste rilasciate ai vari giornali, patinati e non, alla vigilia della sua presenza sanremese, non ha sciolto i dubbi su un suo ritorno in azzurro e anzi ha rincarato la dose sul razzismo con cui si sarebbe scontrata in Italia nel passato ma anche nel presente.
Sono sempre più coloro che pensano che possa interrompersi la favola in Nazionale di Paola Egonu, ritenuta una delle tre più forti attaccanti del mondo, assieme a Boskovic e Haak, i numeri parlano chiaro. E’ una soluzione a cui si cercherà in tutti i modi di non arrivare, sulla quale potrebbero anche muoversi personaggi importanti del panorama sportivo e politico nazionale ma se dovesse restare una decisione irremovibile cosa cambierebbe in casa Italia?
Sicuramente una giocatrice italiana del livello di Egonu al momento non c’è e dunque Davide Mazzanti nell’immediato (che significa in vista dei Giochi Olimpici di Parigi, dovrebbe cambiare completamente la configurazione della sua squadra. In questa fase le bande in grado di mettere a terra tanti palloni in un match di alto livello in Italia si contano col contagocce e sono sempre le stesse: Pietrini, Bosetti, Sylla. Villani sta disputando un buon campionato, gli altri nomi “caldi” sono quelli di Degradi, D’Odorico, Omoruyi, tutte giocatrici che l’azzurro l’hanno già gustato, e ci sono alcune giovani che stanno crescendo ma va dato loro il tempo di raggiungere il livello che può essere competitivo in competizioni internazionali.
La crescita di Sylvia Nwakalor, opposta di riserva della Nazionale, si è un po’ fermata ma l’opposta di Firenze resta una delle migliori attaccanti del campionato. Il futuro si chiama Julia Ituma: la giovane opposta, con la maglia di Novara, sta lanciando segnali sicuramente interessanti e potrebbe già quest’anno entrare a far parte del gruppo azzurro, magari nella VNL.
L’ago della bilancia ha un nome e un cognome: Ekaterina Antropova. L’opposto in forza alla Savino del Bene Scandicci ha a più riprese lasciato capire che farà di tutto per prendere la cittadinanza italiana ma non sarà un procedimento immediato. Serviranno un paio di stagioni da quando arriverà la sentenza favorevole (la tendenza è quella) e dunque per Parigi Antropova non ci sarà. Insomma la speranza è che il mal di pancia passi in fretta a Paola Egonu e che l’opposta del Vakifbank sciolga ogni dubbio sulla sua presenza in azzurro nell’estate del 2023 e che Egonu non arrivi nel team da separata in casa ma che sia parte integrante di questo gruppo con cui, inutile nasconderlo, qualche problema lo scorso anno c’è stato.
Foto Fivb