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WTA Merida 2023, tornado Camila Giorgi! Doppia ‘bicicletta’ a Sloane Stephens: è in semifinale!

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Come si suol dire in questi casi, non c’è stata partita. Una super Camila Giorgi (n.68 del mondo) ha dominato letteralmente il quarto di finale del WTA di Merida, infliggendo un durissima lezione di tennis all’americana Sloane Stephens (n.41 del ranking) sul cemento messicano. Un 6-0 6-0 che la dice lunga sulla prestazione di Camila che, in appena 48 minuti, ha fatto sua la sfida. Per la marchigiana si tratta della 19ª semifinale in carriera e c’è nel mirino la 10ª finale contro la ceca Katerina Siniakova.

Nel primo set si comprende dai primi scambi come le due giocatrici abbiano una differente velocità di palla. Giorgi, specialmente con il rovescio, fa i buchi per terra e per Stephens è sempre un problema contenerla. Non sorprende che nel secondo game, ai vantaggi, arrivi il break. Camila gioca in maniera sciolta, lasciando andare il braccio con una facilità impressionante. L’americana viene presa letteralmente a pallate dalla marchigiana che nel quarto game ottiene il secondo break della frazione. C’è solo una giocatrice in campo perché la statunitense è quasi inerme rispetto all’aggressività di una Giorgi scatenata, che sul 6-0 fa calare il sipario in 22′.

Nel secondo set il canovaccio del confronto è il medesimo. Stephens è in mezzo al mare in tempesta e Camila prosegue nel martellamento da fondo. Azzurra letteralmente devastante con i colpi a rimbalzo e la differente velocità di palla è tale che il doppio bagel (che si suol dire anche ‘bicicletta’) si crei in maniera chiara e incontrovertibile. Troppa Giorgi per questa Stephens.

Leggendo le statistiche, non si può che constatare la netta superiorità della tennista del Bel Paese che ha ottenuto il 90% dei punti con la prima di servizio e il 67% con la seconda, non concedendo alcuna palla break e avendo un rendimento in risposta, chiaramente, straordinario: 63% dei punti ottenuti rispetto alla prima in battuta della statunitense e il 75% rispetto alla seconda.

Foto: LaPresse

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