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Abodi: “Pietro Mennea un riferimento e un alfiere del sud Italia”

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Sono passato esattamente 10 anni dalla scomparsa di uno degli sportivi più iconici della storia dello sport e dell’atletica leggera italiana: Pietro Mennea. La medaglia d’oro dei 200 metri a Mosca 1980 ci ha lasciato il 21 marzo 2013 improvvisamente a Roma per un tumore al pancreas.

Il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, ha voluto esprimere il suo ricordo in occasione di “10.01 – Pietro Mennea l’uomo e il campione”: “Mennea è un riferimento, perché è facile arrivare quando le condizioni sono migliori. Ma lui ha raggiunto traguardi civili e sportivi per il suo coraggio, per la capacità di sacrificarsi e di impegnarsi. Ai ragazzi delle scuole questo va testimoniato“.

Questa mattinata è una spinta per andare avanti. Da uomo normale non era abituato a parlare, cercava di dimostrare con i fatti e la sua testimonianza deve essere una spinta per la nazione – ha continuato Abodi – Questo perché gli italiani nelle difficoltà trovano la forza di andare avanti. È stato un alfiere del sud Italia e grazie a lui spero che il Sud trovi le motivazioni e l’orgoglio di rialzarsi“.

Un alfiere del sud Italia e della nostra atletica leggera: ha scritto una pagina di storia indelebile Pietro Mennea e firmato un record europeo nei 200 metri da 19″72 a Città del Messico nel 1979 che ancora oggi, a 43 anni di distanza, permane.

Foto: Lapresse

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