Seguici su

Vela

America’s Cup, Team New Zealand vara Te Rehutai! Spazio ai cyclors, rivista la barca che ha battuto Luna Rossa

Pubblicato

il

Team New Zealand

Team New Zealand si sta preparando per difendere la Vecchia Brocca, conquistata ormai due anni fa battendo Luna Rossa nell’epocale finale disputata nella baia di Auckland. Mancano diciotto mesi alla prossima edizione della America’s Cup, che andrà in scena tra settembre e ottobre del 2024 a Barcellona, e i Campioni in carica non stanno lasciando nulla al caso. Dopo le intense settimane di allenamento, sfruttando anche la barca in miniatura AC40, la corazzata neozelandese è tornata all’arrembaggio varando Te Rehutai, ovvero la nuova barca che cercherà di vincere la competizione sportiva più antica al mondo.

Te Rehutai è il nome dello scafo che ha trionfato nel 2022, ma è stato ampiamente modificato e rivisto. Tra l’altro sono presenti le postazioni indirizzate ai grinder-ciclisti, la grande novità della competizione (si era già viste due edizioni fa). Il timoniere Pete Burling ha espresso tutta la propria soddisfazione: “È incredibilmente emozionante vederla tornare in acqua oggi, è una pietra miliare per il nostro programma e ovviamente ci sono stati dei cambiamenti piuttosto importanti nel regolamento dall’ultima edizione dell’America’s Cup. Oggi si è trattato di assicurarsi che tutte queste parti tornassero insieme e che fossimo pronti a tornare alla messa a punto“.

Il due volte vincitore della Coppa America ha poi proseguito: “Sono cambiate molte cose… Ovviamente non possiamo cambiare i foil, che sono identici a quelli con cui abbiamo corso l’America’s Cup, ma molte cose sul lato del sistema di controllo della barca sono state fatte per cercare di usare questa piattaforma come strumento di apprendimento ed è molto bello vederla tornare in acqua ora e avere di nuovo la nostra unità di potenza. Sarà una cosa davvero bella navigare finalmente nella configurazione con cui pensiamo di poter partecipare all’America’s Cup“.

Vela, SailGP Nuova Zelanda 2023: il Canada di Robertson trionfa per la prima volta nella storia

Pete Burling si è soffermato su un altro aspetto: “Credo che la classe si sia sviluppata molto rispetto alla prima edizione delle regole. Abbiamo eliminato un sacco di complicazioni dal sistema di navigazione, abbiamo tolto un sacco di peso dalla barca. Quindi è bello vedere tutto ciò che è stato eliminato: queste barche sono davvero ridotte all’essenziale, c’è solo quello di cui abbiamo bisogno per regatare“. Va ricordato che Te Rehutai è il terzo AC75 a scendere in acqua per dei test, dopo Alinghi (con l’ex Te Aihe proprio di Team New Zealand a Barcellona) e American Magic (con il suo Patriot a Pensacola).

Simon van Velthooven, cyclor di Team New Zealand, ha svelato un altro punto importante: “Non è un segreto che la maggior parte, se non tutti, i team useranno la strada dei ciclisti. Ovviamente abbiamo un po’ d’esperienza con i ciclisti che hanno fatto la Coppa America alle Bermuda, ma ciò è stato sei anni fa, così abbiamo lavorato a stretto contatto con i progettisti per creare il sistema più efficiente possibile. Comunque, dicendo ciò, non cambia il fatto che a noi cyclor sarà ancora richiesto di spingerci ai limiti fisici ogni volta che saremo a bordo, ma sarà un piacevole cambiamento rispetto alle lunghe ore trascorse su una bici fissa in palestra ogni settimana”. Di seguito il VIDEO di Team New Zealand dopo l’uscita dall’hangar e la prima messa in acqua, il primo allenamento dovrebbe essere previsto per i prossimi giorni.

VIDEO TEAM NEW ZELAND, LA NUOVA BARCA PER LA AMERICA’S CUP

Foto: Emirates Team New Zealand

Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità