Atletica
Atletica, Antonio La Torre: “Mai avuto dubbi su Iapichino. Cambiato il clima in squadra, l’Italia è consistente”
L’Italia è stata grande protagonista agli Europei Indoor 2023 di atletica leggera, vincendo la classifica a punti (prima volta della storia) e conquistando ben sei medaglie: 2 ori (Samuele Ceccarelli sui 60 metri e Zane Weir nel getto del peso) e 4 argenti (Marcell Jacobs sui 60 metri, Larissa Iapichino nel salto in lungo, Dariya Derkach nel salto triplo, 4×400 femminile). La nostra Nazionale prosegue nel proprio momento di forma dopo l’apoteosi delle Olimpiadi di Tokyo 2020 e il DT Antonio La Torre ha tracciato un primo bilancio della spedizione di Istanbul ai microfoni della Rai.
La nostra Nazionale ha conquistato la classifica a punti di questa rassegna continentale: “L’Italia non superava gli 80 punti dal 1992. Ne abbiamo fatti 33 in più di Torun 2021 dove conquistammo 1 oro, 1 argento e 1 bronzo, mentre qui abbiamo fatto 2 ori e 4 argenti. Io parlo sempre di squadra e dico che ci sono 2 ori, 2 migliori prestazioni europee, record nazionali, tanti piazzamenti e una squadra giovanissima come media. Abbiamo fatto un altro passaggio, dove la nostra consistenza è confermata, con recuperi estremamente importanti“.
Il Professore si è soffermato su Larissa Iapichino: “Non ho mai avuto dubbi su di lei. Lo dico per tutto il lavoro che c’è stato dietro per tenere in piedi lei e il suo babbo, che si sta dimostrando un tecnico molto competente. Io lavoro perché Larissa Iapichino dopo una stagione tribolata possa esprimere tutto il suo talento, un talento mondiale“. Un passaggio sulla 4×400 femminile che ha conquistato l’argento: “Le ragazze sono state caricate di piùLe ragazze della 4×400 sono state caricate più di quanto Al Pacino aveva fatto in Ogni Maledetta Domenica“.
Il Direttore Tecnico ha poi approfondito: “Questa era una tappa molto importante: 24 azzurri su 49 sono andati in finale. Molti primati stagionali, molti noni posti: siamo a 20 finalisti, ne avevamo 12 a Torun. Ora ci aspettano i Mondiali, ma soprattutto l’anno prossimo gli Europei a Roma dopo 50 anni e soprattutto le Olimpiadi. Guardiamo dopo questa spedizione, passo dopo passo, con più tranquillità e con i piedi per terra, con ritrovata consapevolezza. Il clima nella squadra è cambiato“.
Foto: FIDAL/Colombo