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Atletica
Atletica, chi è Zane Weir: il gigante di origine sudafricana che ora sogna anche verso Parigi 2024
Zane Weir si è preso la copertina in casa Italia agli Europei Indoor 2023 di atletica leggera, conquistando la medaglia d’oro nel getto del peso sulla pedana di Istanbul. Il colosso azzurro ha saputo primeggiare nella metropoli turca grazie a una bordata da 22.06 metri: nuovo record italiano in sala (demolito il suo precedente 21.67, siglato lo scorso anno quando fu sesto ai Mondiali), prima volta in carriera oltre i 22 metri (il vecchio personale era il 21.99 all’aperto firmato dodici mesi fa in Coppa Europa) e secondo italiano di sempre in termini assoluti (a precederlo soltanto il mitico Alessandro Andrei, Campione Olimpico a Los Angeles e che nel 1987 si spinse al record mondiale di 22.91).
Zane Weir ha ottenuto il miglior risultato della sua carriera, dopo essere già stato quinto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il 27enne non si è abbattuto dopo l’infortunio a un dito della mano destra che nel 2022 gli impedì di partecipare ai Mondiali e agli Europei all’aperto, si è rimboccato le maniche ed è tornato ai massimi livelli internazionali, crescendo in maniera costante nel corso di questo inverno e trovando la stoccata nel momento più importante dell’annata agonistica in sala (in precedenza si era fermato a 21.46 metri, in occasione dei Campionati Italiani chiusi al secondo posto alle spalle di Leonardo Fabbri).
Zane Weir è nato il 7 settembre 1995 ad Amanzimtoti e poi è cresciuto a Durban, sempre in Sudafrica. L’allievo di Paolo Dal Soglio, che conquistò il titolo continentale indoor nel 1996, ha iniziato a praticare atletica a 9 anni provando velocità e salti, prima di spostarsi ai lanci. Arruolato per le Fiamme Gialle, è italiano da parte del nonno materno Mario (triestino). Zane Weir si è trasferito a Città del Capo a 18 anni dove ha studiato contabilità finanziaria, laureandosi nel 2018 e poi spostandosi a Johannsburg per praticare il getto del peso (toccò 19.09 metri).
Nell’autunno di ormai quattro anni fa entrò in contatto con Paolo Dal Soglio e nel marzo 2020 è giunto in Italia (proprio poco prima della pandemia) e ha iniziato ad allenarsi insieme a Leonardo Fabbri. A quel punto la progressione costante: nel febbraio del 2021 ha toccato 21.11 metri, poi il debutto con la maglia azzurra in Coppa Europa, il quinto posto ai Giochi, la sesta piazza ai Mondiali Indoor, l’infortunio, la risalita e il trionfo di Istanbul sulle orme del suo maestro.
Grande appassionato di lettura (soprattutto di libri di psicologia) e di nuoto, Zane Weir può a questo punto sognare in grande, con il mirino puntato sui Mondiali outdoor previsti ad agosto in quel di Budapest e soprattutto sulle Olimpiadi di Parigi 2024. Ormai l’azzurro è entrato in una nuova dimensione e può battagliare per il podio nelle grandi occasioni. Ryan Crouser è un fenomeno assoluto, ma per il resto…
Foto: FIDAL/Colombo