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Atletica, Europei Indoor 2023: risultati del mattino. Fuori Mattia Furlani, brillano Derkach e Cestonaro

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Bol Europei atletica indoor 2023

A Istanbul (Turchia) proseguono gli Europei Indoor 2023 di atletica leggera. Seconda mattinata di gare riservata a qualificazioni e batterie, mentre nel pomeriggio (a partire dalle ore 17.00) si assegneranno le prime medaglie. L’Italia sconta la dolorosa eliminazione di Mattia Furlani nel salto in lungo, ma Roberta Bruni, Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro staccano il biglietto per le finali di salto con l’asta e salto triplo. Buona prova di Sinta Vissa sui 1500 metri, giornata difficile per gli azzurri sui 400 metri.

QUALIFICAZIONI

SALTO IN LUNGO (MASCHILE). Da questa disciplina arriva la grande delusione del mattino: Mattia Furlani viene eliminato. L’azzurro commette due nulli iniziali e poi il 7.57 finale non basta per rientrare tra i migliori otto: dodicesimo posto per il 18enne, al suo debutto in Nazionale maggiore. Serviva un abbordabile 7.75 per passare il turno. A primeggiare nel turno preliminare sono stati i due grandi favoriti della vigilia ovvero lo svedese Thobias Montler (8.14 per l’argento iridato in sala) e il greco Miltiadis Tentoglou (8.03 per il Campione Olimpico e Campione del Mondo al coperto). Hanno superato la norma di qualificazione fissata a 7.95 metri anche il rumeno Gabriel Bitan (8.03) e lo spagnolo Jaime Guerra (7.99). Gli altri ammessi alla finale sono il francese Erwan Konaté (7.93), il bulgaro Bozhidar Saraboyukov (7.89), il ceco Radek Juska (7.86) e il serbo Lazar Anic (7.75).

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE). Qualificazione con il brivido per Roberta Bruni, che supera 4.45 al primo tentativo e poi commette due errori a 4.55. Basta comunque per il settimo posto e il passaggio del turno, anche se lontana dal suo fresco record italiano in sala (4.62). Elisa Molinarolo è la prima eliminata (4.45 alla prima, ma un errore a 4.30). Le favorite d’obbligo sono la greca Aikaterini Stefanidi (già Campionessa Olimpica), la slovena Tina Sutej (bronzo iridato in sala) e la finlandese Wilma Murto (Campionessa d’Europa outdoor) che hanno superato 4.55 al primo tentativo al pari della svedese Michaela Meijer. Avanzano anche la francese Margot Chevrier e la svizzera Angelica Moser.

SALTO TRIPLO (FEMMINILE). Le italiane convincono e dimostrano di poter puntare a una medaglia. Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro sono rispettivamente terza e quarta, con la misura di 13.98 metri. A primeggiare con 14.09 metri sono state la turca Tugba Danismaz e la portoghese Patricia Mamona. A staccare il biglietto per l’atto conclusivo sono state anche la tedesca Kira Wittmann (13.96), la slovena Neja Filipic (13.94), la lituana Dovile Kilty (13.83) e la svedese Maja Askag (13.82).

BATTERIE

60 METRI (FEMMINILE). Irene Siragusa e Anna Bongiorni si qualificano alle semifinali, rispettivamente con il quarto posto nella quarta batteria (7.35, qualificazione diretta) e con la sesta piazza nella prima heat (7.36, miglior tempo di ripescaggio). Viene invece eliminata Gloria Hooper (quinta nella quinta batteria con 7.39). Miglior crono del turno per la polacca Ewa Swoboda (7.11) davanti alla britannica Daryll Neita (7.14) e alla svizzera Mujinga Kamnbundji (7.18): sulla carta sono le tre favorite per il podio.

1500 METRI (FEMMINILE). Sintayehu Vissa si è qualificata alla finale: l’azzurra ha interpretato al meglio una batteria molto veloce sulla pista di Istanbul (Turchia) e nel finale ha saputo ben sgomitare per prendersi la quarta posizione con il tempo di 4:08.54, primo crono di ripescaggio. La 26enne friulana con origini etiopi potrà tornare in pista per giocarsi qualcosa di importante, anche se la concorrenza appare decisamente ostica. A precederla sulla linea del traguardo sono state la rumena Claudia Bobocea (4:07.63), la polacca Sofia Ennaoui (4:07.91) e la britannica Katie Snowden (4:08.27).

Federica Del Buono ha cercato di essere protagonista nella propria serie e ha fatto gara di testa, ma in volata non è riuscita a esprimersi nel miglior modo possibile e ha chiuso in quinta posizione al termine di una batteria molto tattica e caratterizzata da tempi alti. La nostra portacolori si ferma a 4:23.59 e viene eliminata, mentre la britannica Laura Muir primeggia come da pronostico (4:23.20) precedendo la portoghese Marta Pen Freitas (4:23.30) e la spagnola Agueda Marques (4:23.39).

400 METRI (MASCHILE). Vladimir Aceti ha faticato a esprimersi in una batteria di assoluto spessore tecnico, trainata dal fuoriclasse norvegese Karsten Warholm. Il Campione Olimpico dei 400 ostacoli ha giganteggiato nel turno preliminare imponendosi con il tempo di 45.75, precedendo ampiamente lo svedese Carl Bengtstroem (46.55). L’azzurro ha spalleggiato con lo svizzero Lionel Spitz e si è dovuto accontentare del quarto posto (46.80), dicendo addio alla possibilità di passare il turno. Nelle altre batterie si sono imposti il ceco Matej Krsek (46.23) davanti allo spagnolo Oscar Husillos (46.28), lo spagnolo Inaki Canal (46.26) davanti al belga Alexander Doom (46.26), il belga Julien Watrin (46.41) e il francese Gilles Biron (46.50).

400 METRI (FEMMINILE). Alice Mangione si è qualificata alle semifinali destando un’ottima impressiona nella terza batteria e chiudendo in seconda posizione (52.99) alle spalle della quotatissima olandese Lieke Klaver (52.72) e davanti alla belga Camille Laus (53.10). Anna Polinari ha assistito da vicino alla prestazione rimarchevole della fuoriclasse olandese Femke Bol, che un paio di settimane fa aveva siglato il record del mondo e che oggi si è espressa su un comodo (per lei) 52.35 davanti alla finlandese Viivi Lehikoinen (52.88). La nostra portacolori ha chiuso in terza piazza con il tempo di 53.38, troppo alto per sperare in uno dei due tempi di ripescaggio. Prova sottotono per Raphaela Lukudo, soltanto quarta nella propria batteria ed eliminata (53.30). L’azzurra finisce dietro all’austriaca Susanne Gogl-Walli (52.34), all’irlandese Sharlene Mawdsley (52.59) e alla lettone Gunta Vaicule (52.85).

PENTATHLON

Sveva Gerevini è dodicesima dopo le prime tre prove: 8.43 sui 60 ostacoli, 1.74 nel salto in alto, 12.20 nel getto del peso per un totale di 2.609 punti. La belga Nafissatou Thiam ha già preso il largo (3.106), precedendo la polacca Adrianna Sulek (2.962) e la connazionale Noor Vidts (2.900).

Foto: Lapresse

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