Atletica

Atletica, Europei Indoor 2023, seconda giornata. L’Italia sogna con Arese, Battocletti ed i pesisti

Pubblicato

il

L’Italia va a caccia delle prime medaglie all’Europeo indoor di atletica leggera a Istanbul che oggi vivranno una seconda giornata intensa e ricca di appuntamenti con due sessioni, una mattutina e una pomeridiana. In mattinata batterie, qualificazioni e prime tre prove del Pentathlon, mentre nella sessione serale (pomeridiana in Italia) si iniziano ad assegnare le medaglie con ben sette titoli in palio.

Durante la sessione mattutina si disputano 60 ostacoli, salto in alto e getto del peso del Pentathlon, mentre nel pomeriggio sono in programma salto in lungo e 800 metri. La favorita numero uno è la belga campionessa di tutto Nafissatou Thiam, mentre per le altre posizioni sul  podio la battaglia l’olandese Noor Vidts, l’ungherese Xenia Krizsan (rispettivamente seconda e terza nell’ultima edizione) ma attenzione anche all’oustider di lusso, la polacca Adrianna Sulek. Tante giovani in gara: l’olandese Dokter, la francese Cambours, l’ucraina Loban, l’irlandese O’Connor e la finlandese Vanninen (19 anni). Per l’Italia in gara la primatista Sveva Gerevini, nona ai Mondiali indoor dello scorso anno.

Grande attesa in casa Italia per le qualificazioni del lungo maschile (ore 7.10). L’azzurro primatista europeo U20 Mattia Furlani ha infatti la quarta misura di iscrizione (7,99) e punta alla qualificazione in finale. Per la medaglia d’oro difficile pensare ad un nome diverso del campione olimpico Tentoglou che punta al quinto titolo europeo indoor. Per il podio attenzione allo svedese Montler, già due volte a medaglia, al giovane bulgaro Saraboyukov e al finlandese Pulli che può puntare agli 8 metri.

Italia protagonista anche nelle qualificazioni dell’asta donne in programma dalle 7.15. Difficile trovare una favorita tra la slovena Tina Sutej, la finlandese campionessa di Monaco Wilma Murto, la campionessa uscente svizzera Moser, l’azzurra Roberta Bruni e l’esperta greca Katerina Stefanidi. Attenzione anche alla  ceca Svabikova, mentre l’altra azzurra Elisa Molinarolo può puntare alla finale.

Inizia l’avventura degli specialisti dei 400. Alle 7.50 le batterie maschili, alle 8.40 le batterie femminili e nel pomeriggio alle 17.35 le semifinali maschili e alle 17.55 le semifinali femminili. Il fuoriclasse norvegese primatista del mondo dei 400 ostacoli Karsten Warholm può riprovarci dopo il trionfo di Glasgow quattro anni fa. Oscar Husillos, campione in carica, può essere un’alternativa credibile ma non sono tagliati fuori dalla lotta per il podio gli olandesi Bonevacia e Boers, l’elvetico Petrucciani. Per l’Italia obiettivo finale per Vladimir Aceti.

In campo femminile i 400 sono una delle gare più attese grazie alla presenza della star Femke Bol che vinse anche due anni fa a Torun e che si presenta ad Istanbul forte dell’incredibile record del mondo della scorsa settimana (49.26). A giocarsi le altre medaglie sulla carta dovrebbero essere l’altra olandese Lieke Klaver, non una maestra di tattica ma potentissima e la polacca Anna Kielbasinska. Per l’Italia obiettivo finale difficile ma non impossibile per Alice Mangione, Anna Polinari e Raphaela Lukudo: serve un exploit.

Obiettivo finale nelle qualificazioni del triplo femminile (dalle 9.10) per Darya Derkach e Ottavia Cestonaro (seconda e quarta misura di iscrizione). Assente l’ucraina Bekh, la favorita è la campionessa uscente Patricia Mamona. Altre assenze illustri pesanti: Peleteiro e Makela, per il podio attenzione alla turca Danismaz, alla tedesca Wittmann e alla slovena Filipic.

Alle 9.30 sarà la volta delle batterie dei 1500 donne. La scozzese Laura Muir cerca il tris d’oro per eguagliare la romena Melinte. Le avversarie difficilmente potranno contrastare lo strapotere della britannica: ci proveranno la polacca Ennaoui, la romena Bobocea, le altre due britanniche Kate Snowden e Ellie Baker, la portoghese Marta Pene la spagnola Esther Guerrero, oltre alle azzurre Federica Del Buono (bronzo nel 2015), Ludovica Cavalli e Sintayehu Vissa, che hanno le carte in regola per puntare alla finale.

Manca l’azzurra più forte, Zaynab Dosso, nei 60 donne che oggi assegnano il titolo. Si parte alle 10.05 con le batterie, poi alle 17.05 le semifinali e alle 19.45 la finale alla quale aspirano le due azzurre al via, Anna Bongiorni, Gloria Hooper e Irene Siragusa. La battaglia per l’oro potrebbe essere fra la svizzera Mujinga Kambundji e la polacca Ewa Swoboda (a caccia del bis d’oro), mentre un gradino sotto appare quest’anno la campionessa uscente, la britannica Asha Philip, che dovrà cercare di riportare la Gran Bretagna sul podio visto che Dina Asher-Smith è assente. Attensione anche all’altra britannica Daryll Neita.

Nella sessione pomeridiana si parte alle 17 con la qualificazione dell’alto maschile che non vedrà al via il campione olimpico Gianmarco Tamberi che ha appena cambiato guida tecnica e quest’anno ha deciso di non gareggiare al coperto. Il grande favorito è l’ucraino Protsenko, unico sopra i 2,30 in questa stagione. Terza misura d’iscrizione per l’azzurro Stefano Sottile (2,27) ma anche gli altri italiani Fassinotti e Falocchi proveranno a centrare la finale. Da podio i tedeschi Wagner e Potye, l’olandese Amels e il belga Carmoy.

La prima finale di giornata scatterà alle 17.25 e potrebbe regalare belle soddisfazioni all’Italia: si tratta del getto del peso e due sono gli azzurri al via: Zane Weir ha raggiunto la finale con il miglior lancio delle qualificazioni, Leonardo Fabbri con il terzo. Le assenze di Haratyk e Sinancevic possono rendere più facile la corsa al podio degli azzurri che se la dovranno vedere con il campione uscente, il ceco Stanek e con il croato Mihaljevic, forse il rivale più pericoloso. Attenzione al lussemburghese Bertemes (21,93 in stagione) e all’ucraino Kokoshko, qualificato per il rotto della cuffia.

Nella finale dei 3000 donne (ore 18.18), alla luce di quanto si è visto ieri, la turca Can potrebbe anche non rientrare nel lotto delle grandi favorite, mentre la lotta per l’oro potrebbe risolversi in un dualismo fra le due tedesche, la grande favorita della vigilia, la campionessa europea dei 5000 Konstanze Klosterhalfen e la outsider  Hanna Klein. Oltre alla turca Can, si possono giocare un posto sul podio la britannica Melissa Courtney-Bryant, le azzurre Nadia Battocletti e Ludovica Cavalli e le spagnole Perez e Garcia che però ieri non sono apparse brillantissime.

Tobia Bocchi può puntare ad un posto sul podio nel salto triplo che scatta alle 18.35. L’azzurro è entrato in finale con la terza misura in una gara che ha un vincitore annunciato, il fuoriclasse portoghese Pichardo a caccia del quarto oro continentale, dopo aver migliorato il personale ed il record nazionale ieri in qualificazione con una misura inarrivabile per tutti gli avversari. Per il podio Bocchi dovrà guardarsi dal tedesco Hess, ieri secondo in qualificazione, dall’azero Babayev che sa già come si vince un Europeo, dal portoghese Pereira e dal greco Andrikopoulos.

L’Italia ha ambizioni di podio anche nei 1500 maschili (ore 18.40) con due azzurri dal finale devastante come Pietro Arese e Ossama Meslek, rispettivamente secondo e primo all time in Italia in questa specialità. Gli azzurri hanno ben impressionato ieri, in particolare Arese, in batteria ma l’oro di questa gara è già prenotato dal super campione norvegese Jakob Ingebrigtsen che ieri non ha nemmeno sudato per conquistare un posto in finale. Obiettivo podio per lo spagnolo Jesus Gomez, il britannico Neil Gourley, il polacco Rozmys e il francese Habz: sono loro i rivali degli azzurri in una gara che si preannuncia tiratissima.

Non ci sono azzurre nella finale del peso donne (ore 18.53): la portoghese Auriol Dongmo, oro uscente all’Europeo e al Mondiale, dovrà respingere l’assalto dell’olandese Jessica Schilder, che ieri in qualificazione ha superato i 19 metri. Per il bronzo la favorita sembra la svedese Fanny Roos, argento due anni fa.

Foto Lapresse

Exit mobile version