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Atletica
Atletica, Europei indoor 2023, terza giornata. Marcell Jacobs per il bis europeo nei 60! Bruni e le tripliste a caccia del podio
Sei titoli in palio nella terza e penultima giornata dei Campionati Europei Indoor di atletica in corso di svolgimento a Istanbul in Turchia. Per l’Italia è la giornata più attesa perché scende in pista il campione olimpico dei 100 e campione mondiale ed europeo dei 60 Marcell Jacobs ma diverse sono le carte da medaglia per la spedizione azzurra nelle gare in programma oggi.
Batterie, qualificazioni e prime tre gare dell’Eptathlon sono in programma nella sessione mattutina che scatta alle 7.00 con i 60 piani dell’Eptathlon (questa mattina anche salto in lungo e getto del peso, nel pomeriggio . Il francese Kevin Mayer (due ori) e lo spagnolo Ureña (campione a Glasgow e argento a Torun) sono i favoriti assieme allo svizzero Ehammer, che vuole portare per la prima volta sul podio la Svizzera in questo format di gara. Anche l’Italia è senza medaglie nella storia dell’Eptathlon e ci proverà Dario Dester a colmare questa lacuna ma si dovrà guardare anche dal norvegese Skotheim e dal tedesco Kazmirek.
Alle 7.04 va in scena la qualificazione di un’altra gara molto attesa in casa azzurra, il salto con l’asta maschile. Il campione di tutto Armand Duplantis ha deciso di rinunciare e, visto il suo presenzialismo, si tratta di un’occasione da sfruttare per i tanti pretendenti al trono continentale, dall’italiano, neo-primatista nazionale, Claudio Stecchi, al norvegese Sondre Guttormsen, dal belga Broeders, al duo olandese Vloon-Koppelaar. Occhio anche al greco Karalis.
Alle 7.20 inizia l’avventura di Marcell Jacobs e con lui quella di altre due azzurri molto attesi, Samuele Ceccarelli e Roberto Rigali impegnati nelle batterie dei 60 piani (le semifinali sono in programma alle 16.45, la finale alle 18.55). Il favorito è il campione uscente Marcell Jacobs, che riparte da dove iniziò la serie vincente con oro olimpico, oro mondiale indoor e oro europeo a Monaco. L’avversario numero uno dell’olimpionico è il britannico Reece Prescod che quest’anno è il migliore in Europa con 6”49 ed ha fatto meglio di Samuele Ceccarelli, il nome nuovo della velocità azzurra, campione d’Italia con 6”54. Jeremiah Azu, bronzo a Monaco nei 100 metri, l’irlandese Olatunde, il campione 2019 Volko proveranno a inserirsi nella corsa per il podio.
Jakob Ingebrigtsen non si vuole far mancare niente e, dopo i 1500, vuole mettere il timbro anche nei 3000 (batterie alle 8.00) dove dovrà guardarsi dallo spagnolo Mechaal che sa già come si vince un titolo continentale. Attenzione al belga Hendrix, all’irlandese McElhinney, al serbo Bibic e al tedesco Parsons, capofila stagionale. Per l’Italia al via con obiettivo finale Pietro Riva e Mattia Padovani.
Scatta con le batterie anche l’avventura delle protagoniste dei 60 ostacoli femminili. L’altra Kambundji, Ditaji, la sorella minore della sprinter, ha corso in 7.81, seconda prestazione europea stagionale dietro il 7.79 della finlandese Reetta Hurske, che è nel novero delle grandi fabvorite che comprende anche la campionessa in carica (delle ultime due edizioni), l’olandese Nadine Visser, la francese Cyrena Samba-Mayela, iridata indoor in carica. Per l’Italia in gara Elisa Di Lazzaro e Nicla Mosetti, obiettivo superare il primo turno, sogno finale.
C’è Larissa Iapichino a caccia di un risultato di grande prestigio al via alle 9.10 nelle qualificazioni del salto in lungo. L’azzurra deve fare i conti con un parterre piuttosto nutrito di rivali, a partire dalla campionessa olimpica e iridata Malaika Mihambo, a caccia del primo oro nell’Europeo indoor ma che dovrà fare i conti con la veterana serba Ivana Vuleta-Spanovic, dalla quale ha perso per tre centimetri all’europeo di Monaco in estate e che ha già vinto tre ori continentali indoor. Attenzione anche all’altra serba Gardasevic, accreditata della miglior misura stagionale (6,90), alla britannica Sawyers e alla svedese Sagnia.
Scattano alle 9.20 anche le batterie dei 60 ostacoli maschili che vedono tra i grandi protagonisti anche l’azzurro Paolo Dal Molin, medaglia di bronzo uscente. Per l’Italia in pista anche Hassane Fofana e il giovane Lorenzo Simonelli, che punteranno a superare il primo turno. Il francese Martinot-Lagarde (quattro volte sul podio) e il cipriota Trajkovic hanno più nome e palmares che condizione fisica, che invece arride agli spagnoli Llopis e Martinez e allo svizzero Joseph, veri favoriti per il podio, dove potrebbe inserirsi anche l’altro francese Kwaou-Mathey, il polacco Szymanski e l’azzurro Dal Molin che ad Ancona ha fatto molto bene.
Nella sessione pomeridiana la prima finale è quella dell’asta donne con Roberta Bruni che vuole essere protagonista in una finale che ha una grande favorita, la slovena Tina Sutej ma attenzione anche alla finlandese campionessa di Monaco Wilma Murto, alla sempre agguerrita plurimedagliata Katerina Stefanidi e alla ceca Svabikova. Alle 17.15 è il momento delle semifinali degli 800 femminili. Per l’Italia Eloisa Coiro dà la caccia ad una difficile finale. La super favorita è la britannica Keely Hodgkinson, che cerca il secondo oro di fila, il terzo per l’UK. Alle sue spalle possono aspirare alla medaglia la slovena Anita Horvat, la coppia svizzera Hoffmann-Werro e l’altra britannica Boffey.
A seguire le semifinali degli 800 maschili con l’Italia che proverà a piazzare due atleti in finale, Catalin Tecuceanu, che è piaciuto non poco in batteria, e Simone Barontini dallo spunto finale micidiale. Borkowski, cercherà di portare alla Polonia il settimo titolo nelle ultime undici edizioni. I pretendenti al podio sono Adrian Ben, il francese Robert, lo svedese Kramer e il solido belga Crestan.
La lunga serie di finali è aperta alle 17.50 dal salto triplo donne dove Ottavia Cestonaro e Darya Derkach possono aspirare ad un posto sul podio ma dovranno alzare un po’ l’asticella rispetto alla già buona qualificazione di ieri. Favorita numero uno la campionessa uscente Patricia Mamona, ma ieri ha rubato l’occhio la turca Danismaz, mentre outsider di lusso potrebbero essere la tedesca Wittmann e la slovena Filipic.
C’è Sinthayeu Vissa per l’Italia nella finale dei 1500 donne che dovrebbero parlare ancora britannico con Laura Muir che dopo gli ori di Belgrado e Glasgow punta al tris continentale. Per il podio attenzione alla polacca Ennaoui, alla romena Bobocea, alle altre due britanniche Kate Snowden e Ellie Baker, alla portoghese Marta Pen e alla spagnola Esther Guerrero.
Non ci saranno azzurri nelle finale dei 400 metri. In campo maschile Karsten Warholm ha le carte in regola per bissare il titolo vinto a Glasgow quattro anni fa. Per il podio se la giocano Oscar Husillos e la coppia belga Doom-Watrin. In campo femminile nessuno può insidiare la regina della specialità, l’olandese neo-primatista del mondo Femke Bol. Si gareggia per il secondo posto con la olandese Klaver e la polacca Kielbasinska favorite sulle ceche Vondrova e Pietrzilkova.
Foto Lapresse