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Atletica, Europei Indoor 2023: Weir porta l’Italia in trionfo. Kambundji star, Thiam da record del mondo, Pichardo show

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Zane Weir

A Istanbul (Turchia) si sono assegnate le prime medaglie agli Europei Indoor 2023 di atletica leggera. L’Italia ha trionfato nel getto del peso grazie allo scatenato Zane Weir, autore di una stoccata da 22.06 metri. Legno per Nadia Battocletti sui 3000 metri, Pietro Arese e Tobia Bocchi non sono riusciti a salire sul podio tra 1500 metri e salto triplo. Spicca il record del mondo nel pentathlon firma dalla belga Nafi Thiam.

FINALI

60 METRI (FEMMINILE). Mujinga Kambundji è scattata a razzo e ha dominato ampiamente la gara, trionfando da Campionessa del Mondo in questa specialità. La svizzera si è imposta in 7.00 (eguagliato il record dei campionati) davanti alla polacca Ewa Swoboda (7.09) e alla britannica Daryll Neita (7.12).

GETTO DEL PESO (MASCHILE). L’Italia festeggia con il suo titano: Zane Weir si è messo al collo la medaglia d’oro con una bordata da 22.06 metri. Nuovo record italiano al coperto, primo volo oltre la barriera dei 22 metri in carriera. Successo perentorio dell’italo-sudafricano, che ha battuto il ceco Tomas Stanek (21.90) e l’ucraino Roman Kokoshko (21.84). Sei nulli per Leonardo Fabbri.

Atletica, SEI UN TITANO! Zane Weir campione d’Europa, bordata colossale: 22,06 e record italiano nel getto del peso!

3000 METRI (FEMMINILE). L’atteso derby tedesco per la vittoria si conclude con un epilogo inatteso: vince Hanna Klein in 8:35.87 davanti alla più accreditata Konstanze Klosterhalfen (8:36.50). Bronzo al collo della britannica Melissa Courtney-Bryant (8:41.96), mentre Nadia Battocletti termina in quarta posizione (8:44.96). Ludovica Cavalli nona in 8:53.97.

1500 METRI (MASCHILE). L’Italia sperava nel colpaccio di Pietro Arese, che però non è riuscito a tenere il passo dei big in lotta per le medaglie. L’azzurro ha chiuso al quinto posto (3:38.91) nella gara vinta dal norvegese Jakob Ingebrigtsen (3:33.95). Il Campione Olimpico, del Mondo e d’Europa si è imposto davanti al britannico Neil Gourley (3:34.23) e al francese Azeddine Habz (3:35.39).

SALTO TRIPLO (MASCHILE). Pedro Pichardo ha illuminato quella che altrimenti sarebbe una modesta finale di salto triplo agli Europei Indoor 2023 di atletica leggera. Il Campione Olimpico e del Mondo si è reso protagonista di un bel balzo da 17.60 metri, migliore prestazione mondiale stagionale a validare ulteriormente un trionfo già scontato alla vigilia. Il portoghese di origini cubane (gareggia per il nuovo Paese dal 2019) ha difeso il titolo continentale conquistato due anni fa prima dell’apoteosi di Tokyo.

Il 29enne ha rifilato più di un metro di distacco al greco Nikolaos Andrikopoulos (16.589 e al tedesco Max Hess (16.57). Bastavano misure modeste per salire sul podio ed erano ampiamente alla portata del nostro Tobia Bocchi, che però non è riuscito ad andare oltre a 16.39 metri e si è dovuto accontentare del sesto posto alle spalle dell’altro portoghese Tiago Pereira (16.51) e dell’azero Nazim Babayev (16.50).

PENTATHLON. Nafissatou Thiam ha siglato il nuovo record del mondo, riuscendo a trionfare con 5.055 punti, superando di 42 lunghezze quanto l’ucraina Natalya Dobrynska fece undici anni fa proprio a Istanbul. La due volte Campionessa Olimpica e del Mondo di eptathlon è riuscita ad avere la meglio sull’agguerrita polacca Adrianna Sulek, a cui non è bastato superare il vecchio primato mondiale (5.014) per andare oltre l’argento. L’altra belga Noor Vidts ha completato il podio (4.823), la nostra Sveva Gerevini ha chiuso in ottava posizione (4.363).

GETTO DEL PESO (FEMMINILE). Splendido assolo della quotata portoghese Auriol Dongmo, che trionfa con una spallata da 19.76 metri (miglior prestazione europea stagionale). Alle spalle della lusitana si sono piazzate la tedesca Sara Gambetta (18.83) e la svedese Fanny Roos (18.42).

QUALIFICAZIONI E BATTERIE

SALTO IN ALTO (MASCHILE). Soltanto quattro atleti superano 2.19 metri al primo tentativo: l’olandese Douwe Amels, il belga Thomas Carmoy, il polacco Norbert Kobielski, l’ucraino Andrii Protsenko. Gli azzurri Christian Falocchi e Marco Fassinotti staccano il biglietto per la finale con il brivido, superando 2.19 alla terza prova, proprio come lo svizzero Loic Gasch e il tedesco Tobias Potye. C’era grande attesa per Stefano Sottile, che dopo l’iniziale 2.08 non supera un modesto 2.14 e chiude in diciassettesima posizione

400 METRI (MASCHILE). Il favorito Karsten Warholm firma il miglior tempo in semifinale. Il norvegese sigla 45.33, lasciandosi alle spalle lo svedese Carl Bengtstroem (45.77), il belga Julien Watrin (45.82) e lo spagnolo Oscar Husillos (45.86).

400 METRI (FEMMINILE). Passeggiata di salute per la primatista mondiale Femke Bol. L’olandese chiude con il quarto tempo complessivo (52.19) vincendo la propria semifinale davanti all’austriaca Susanne Gogl-Walli (52.40). Nell’altra serie la migliore è stata l’olandese Lieke Klaver (51.43) davanti alla polacca Anna Kielbasinska (51.67) e alla ceca Lada Vondrova (52.12). Alice Mangione sesta nella prima batteria in 53.66.

Foto: FIDAL/Colombo

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