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Atletica, italiani in ombra sui 400 agli Europei Indoor. Mangione in semifinale. Eliminati Aceti, Polinari e Lukudo
La seconda giornata degli Europei Indoor 2023 di atletica leggera, in corso di svolgimento a Istanbul (Turchia), si è aperta con le batterie dei 400 metri. Vladimir Aceti ha faticato a esprimersi in una batteria di assoluto spessore tecnico, trainata dal fuoriclasse norvegese Karsten Warholm. Il Campione Olimpico dei 400 ostacoli ha giganteggiato nel turno preliminare imponendosi con il tempo di 45.75, precedendo ampiamente lo svedese Carl Bengtstroem (46.55). L’azzurro ha spalleggiato con lo svizzero Lionel Spitz e si è dovuto accontentare del quarto posto (46.80), dicendo addio alla possibilità di passare il turno (si qualificavano alle semifinali i primi due classificati delle cinque batterie e i due migliori tempi di ripescaggio). Nelle altre batterie si sono imposti il ceco Matej Krsek (46.23) davanti allo spagnolo Oscar Husillos (46.28), lo spagnolo Inaki Canal (46.26) davanti al belga Alexander Doom (46.26), il belga Julien Watrin (46.41) e il francese Gilles Biron (46.50).
Alice Mangione si è qualificata alle semifinali destando un’ottima impressiona nella terza batteria. L’azzurra si è ben destreggiata, ha gestito bene lo sforzo e ha chiuso in seconda posizione (52.99) alle spalle della quotatissima olandese Lieke Klaver (52.72 per una delle favorite al podio, dietro all’inarrivabile Femke Bol) e davanti alla belga Camille Laus (53.10).
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Anna Polinari ha assistito da vicino alla prestazione rimarchevole della fuoriclasse olandese Femke Bol, che un paio di settimane fa aveva siglato il record del mondo e che oggi si è espressa su un comodo (per lei) 52.35 davanti alla finlandese Viivi Lehikoinen (52.88). La nostra portacolori ha chiuso in terza piazza con il tempo di 53.38, troppo alto per sperare in uno dei due tempi di ripescaggio.
Prova sottotono per Raphaela Lukudo, soltanto quarta nella propria batteria ed eliminata (53.30). L’azzurra finisce dietro all’austriaca Susanne Gogl-Walli (52.34), all’irlandese Sharlene Mawdsley (52.59) e alla lettone Gunta Vaicule (52.85). Nelle due batterie senza italiane si sono distinte la ceca Lada Vondrova (52.77) davanti alla norvegese Henriette Jaeger (53.27) e la polacca Anna Kielbasinska (51.77) davanti alla ceca Tereza Petrzilkova (52.14).
Foto: FIDAL/Colombo