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Atletica, l’allenatore di Ceccarelli: “Ha un grande lanciato. La staffetta? Un’idea ce l’avrei…”

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Samuele Ceccarelli è la nuova sensazione dell’atletica italiana. Una grande vittoria quella dell’azzurro ieri nei 60 metri agli Europei indoor di Istanbul, in cui ha battuto nuovamente Marcell Jacobs ed imponendosi definitivamente all’attenzione internazionale.

Il suo allenatore, Marco Del Medico, è stato ascoltato ai microfoni della Rai:Ha fatto quello che gli ho insegnato nel migliore dei modi. Le sue sono partenze, un po’ anni ’70 ma redditizie, ti aiutano ad arrivare alla fase lanciata senza usare troppe forze. Ha vinto da matricola, con un grandissimo tempo e nonostante la febbre a 37,5° avuta negli scorsi giorni. Ho cercato di non fargli pensare alle sensazioni negative, essendo spossato muscolarmente. Grande lui, quello che abbiamo provato in allenamento lo ha espresso nel migliore nei modi, e questo vuol dire avere grande determinazione“.

In molti si chiedono se Ceccarelli potrà continuare su questi livelli, e Del Medico si dimostra ottimista: “Non voglio fare pronostici, ma Samuele ha dei grandi lanciati, tempi di 15”2 sui 150 metri che la dicono lunga sulle sue possibilità future, magari anche sui 100 metri. In passato non riuscivamo mai a completare un ciclo di preparazione, è cresciuto sul profilo della forza fisica. Penso che ci si possano aspettare grandi cose, ma pensiamo una cosa alla volta, concentrandoci sulla prossima stagione all’aperto“.

Pungolato anche su un possibile futuro da staffettista, il coach risponde: “Potrebbe essere molto interessante. Massima disponibilità da parte nostra, non so come potremmo sistemare il quartetto. Un’idea in verità l’avrei anche ma non azzardo previsioni“.

Del Medico parla poi delle sensazioni vissute dopo la vittoria:Vedere il suo successo è stato strano: mi sono talmente speso per lui per tranquillizzarlo che ho vissuto il tutto un po’ trattenuto. Mi è venuto in mente quando ho avuto un’ischemia cerebrale e sono rimasto paralizzato per cinque ore, sono stato io a fare forza a mia figlia che era l’unica che poteva avvertire i soccorsi. L’emozione arriverà quando mi rilasserò, forse non mi rendo ancora conto di tutto“.

E poi, per chiudere, dà una dimostrazione di avere i piedi ben saldi a terra: “La medaglia non cambierà Samuele e non cambierà me, rimarremo sempre umili nel nostro lavoro. Sembrerà strano, ma siamo un po’ indietro“.

Foto: LaPresse

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