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ATP Miami 2023, Fabio Fognini deve arrendersi in tre set a Jan-Lennard Struff nel primo turno

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Termina al primo turno del Masters1000 di Miami l’avventura di Fabio Fognini. L’azzurro (n.91 del ranking) è stato sconfitto per 6-4 5-7 6-4 dal tedesco Jan-Lennard Struff (n.103 del ranking). Una partita nella quale l’azzurro ha messo in mostra a tratti un grande livello di gioco, pagando a caro prezzo però alcuni passaggi a vuoto e, nello stesso tempo, non avendo grande lucidità nei punti importanti. Sarà quindi il teutonico ad affrontare nel secondo round il bulgaro Grigor Dimitrov, testa di serie n.21 del torneo.

Nel primo set l’avvio non è dei migliori per Fabio: poca incisività al servizio e break del tedesco. Il ligure ha il merito però di resettare, trovando il modo di conquistare l’immediato contro-break con alcune risposte fulminanti. Partita lottata e azzurro che annulla due palle del nuovo break al rivale e piazza il colpo con alcuni vincenti degni del suo sconfinato repertorio nel settimo gioco. Sul più bello, però, il tennista del Bel Paese si smarrisce, permettendo a Struff di ribaltare la situazione e di aggiudicarsi la frazione sul 6-4.

Nel secondo set è Fognini a far vedere le cose migliori, ma il pragmatismo non è dalla sua. Nel gioco d’apertura ci sono due palle break non sfruttate e nel settimo si replica. Struff è abile ad aggrapparsi anche al servizio quando è necessario, ma nulla può quando finalmente l’azzurro mette insieme tutti i pezzi del puzzle per strappargli il servizio nell’undicesimo game e imporsi 7-5.

Nel terzo set il ligure ha l’opportunità per andare avanti nel punteggio, ma la palla break del terzo game sfuma. Si prosegue on serve e nella fase calda il teutonico fa vedere una forza mentale superiore, prima aggiudicandosi ai vantaggi il nono game e poi piegando sempre ai vantaggi Fabio, capitalizzando alla perfezione l’unica palla break costruita nella frazione. Titoli di coda sullo score di 6-4.

Leggendo le statistiche, Fognini ha messo a segno 9 ace rispetto ai 10 dell’avversario, avendo un rendimento con la seconda di servizio pari al 40% di efficienza rispetto al 51% del tedesco, che ha saputo convertire in punto il 60% dei quindici in risposta.

Foto: LaPresse

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