Biathlon

Biathlon, Coppa del Mondo Oslo 2023. Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi provano la “rimonta impossibile” su Julia Simon

Pubblicato

il

L’inverno 2022-23 del biathlon arriva al proprio atto conclusivo. Nel weekend calerà infatti il sipario sulla Coppa del Mondo. Il teatro dell’ultima recita sarà Holmenkollen, la collina che sovrasta la città di Oslo. Il contesto è ben conosciuto, essendo una delle tappe fisse del massimo circuito.

Quali sono i temi del fine settimana? Ovviamente, essendo giunti all’epilogo, verranno conferite le Sfere di cristallo (eccezion fatta per quella di specialità della 15 km, la cui partita si è chiusa nei giorni scorsi a Östersund in favore di Lisa Vittozzi). Andiamo, pertanto, ad analizzare lo scenario della classifica generale e delle graduatorie riservate a ogni format.

COPPA DEL MONDO ASSOLUTA

1.003 – SIMON Julia (FRA)
859 – WIERER Dorothea (ITA)
818 – VITTOZZI Lisa (ITA)
764 – ÖBERG Elvira (SWE)
744 – HERRMANN-WICK Denise (GER)

Calendario Coppa del Mondo biathlon Oslo Holmenkollen 2023: programma, orari, tv, streaming

Come si può notare, il vantaggio di Julia Simon è cospicuo. 144 punti su Dorothea Wierer non sono pochi, 183 su Lisa Vittozzi equivalgono a più di due gare quando ne restano tre. Elvira Öberg e Denise Herrmann-Wick sono ancora in corsa solo per la matematica.

Dunque la principale, se non unica, rivale della francese è rappresentata la sudtirolese. Alla transalpina sarà sufficiente evitare debacle al tiro per difendersi, cionondimeno Holmenkollen è poligono infido, soprattutto se c’è vento. Tutto passerà per la sprint di venerdì, perché l’esito di quella competizione influirà anche sull’inseguimento di sabato.

COPPA DI SPECIALITA’ SPRINT

Comanda Denise Herrmann-Wick con 310 punti, seguita da Dorothea Wierer a 296. Sono loro le principali candidate alla conquista della graduatoria di specialità, mentre Elvira Öberg (263) e Julia Simon (250) dovranno agire di rincorsa. Riguardo la situazione, soprattutto nell’ottica dell’italiana, verrà pubblicato nelle prossime ore un articolo monografico.

COPPA DI SPECIALITA’ INSEGUIMENTO

La partita è tra Julia Simon (373) ed Elvira Öberg (350) con la francese a partire, ovviamente, quale favorita. La matematica non taglia ancora fuori Wierer (285), che però ha bisogno di un miracolo. L’azzurra deve giocoforza vincere, sperando che la transalpina finisca dal 40° posto in giù e al contempo la svedese non si piazzi fra le prime quindici.

COPPA DI SPECIALITA’ MASS START

Julia Simon (225) ha un margine di assoluta sicurezza sulle inseguitrici. Piazzandosi fra le prime venti, la francese spegnerebbe ogni velleità di Anais Chevalier-Bouchet (146), Lou Jeanmonnot (143) e Dorothea Wierer (135). Quest’ultima potrebbe imporsi nella classifica di specialità solo in caso di vittoria e di mancato arrivo della battistrada.

PRECEDENTI OSLO

Oslo è presente nel calendario del massimo circuito femminile già dalla sua annata inaugurale, ovvero il 1988-89. Tuttavia per un decennio ha dovuto rispettare una rotazione con altre località norvegesi (Steinkjer, Fagernes e soprattutto Lillehammer). La situazione è cambiata radicalmente nel 1998-99, inverno in cui Holmenkollen ha assunto il ruolo di tappa fissa. Da allora è mancata all’appuntamento solo tre volte, sempre per cause di forza maggiore. Nel 2008-09 l’impianto era un cantiere, poiché stava venendo rinnovato in vista dei Mondiali di sci nordico 2011. Invece nel 2019-20 e nel 2020-21 l’appuntamento è stato cancellato a causa delle problematiche generate dalla pandemia.

Sino a oggi nei pressi della capitale norvegese si sono disputate 72 gare femminili individuali di primo livello (9 quindici km, 26 sprint, 21 inseguimenti, 16 mass start), di cui ben dodici con valore iridato. D’altro canto, oltre a due edizioni dei Mondiali (2000, 2016), Holmenkollen ha ospitato sia nel 1990 che nel 1999 dei recuperi delle competizioni non disputate causa meteo inclemente rispettivamente a Minsk e Kontiolahti. Inoltre anche la mass start del 2002, all’epoca non inserita nel programma olimpico, ha conferito titolo iridate.

Su queste nevi sono trentatre le atlete capaci di imporsi in almeno una competizione. Fra di esse la più vincente in assoluto è la russa naturalizzata slovacca Anastasiya Kuzmina, unica in grado di raccogliere la bellezza di 6 successi, peraltro diluiti in quattro inverni differenti (2011, doppietta nel 2014, 2018, bis nel 2019).
Sono invece quattro le donne in attività ad aver già primeggiato da queste parti. Si contano 4 affermazioni per la norvegese Tiril Eckhoff (oro iridato 2016, un successo nel 2017 e altri due nel 2022); la finlandese Mari Eder-Laukkanen si è fregiata di 2 vittorie (entrambe nel 2017); hanno infine festeggiato 1 volta la svedese Hanna Öberg (2019) e la francese Justine Braisaz-Bouchet (2022).

Guardando invece ai podi, sono undici le biathlete tuttora in azione (al lordo di pause maternità) ad aver già fatto il proprio ingresso nella top-three nella capitale norvegese. Anche questa graduatoria è capitanata da Tiril Eckhoff.
5 (4-1-0) – ECKHOFF Tiril [NOR]
3 (1-1-1) – BRAISAZ-BOUCHET Justine [FRA]
3 (0-1-2) – RØISELAND Marte Olsbu [NOR]
2 (2-0-0) – EDER-LAUKKANEN Mari [FIN]
2 (1-0-1) – ÖBERG Hanna [SWE]
2 (0-2-0) – PREUß Franziska [GER]
2 (0-0-2) – BATOVSKA FIALKOVA Paulina [SVK]
1 (0-1-0) – WIERER Dorothea [ITA]
1 (0-1-0) – HERRMANN-WICK Denise [GER]
1 (0-1-0) – HAUSER Lisa Theresa [AUT]
1 (0-0-1) – DZHIMA Yuliia [UKR]

Ragionando invece per nazione, si evince come a Oslo la potenza egemone sia indiscutibilmente la Germania, anche se la Norvegia padrona di casa sta provando a imbastire una rimonta.
48 (21-16-11) – GERMANIA
34 (15-11-8) – NORVEGIA
24 (5-11-8) – RUSSIA
21 (4-9-8) – BIELORUSSIA
20 (6-7-7) – FRANCIA
14 (5-2-7) – SVEZIA
13 (6-2-5) – SLOVACCHIA
11 (5-2-4) – UCRAINA
5 (3-0-2) – FINLANDIA
5 (0-2-3) – ITALIA
4 (1-1-2) – URSS/CSI
3 (1-1-1) – CINA
3 (0-3-0) – BULGARIA
3 (0-2-1) – REP.CECA
3 (0-0-3) – USA
2 (0-2-0) – SLOVENIA
1 (0-1-0) – CANADA
1 (0-1-0) – AUSTRIA
1 (0-0-1) – POLONIA

ITALIA

Dunque nessuna vittoria, ma 5 podi per l’Italia. Riguardo il movimento azzurro emerge un dato eclatante. A Oslo la “golden generation” del XXI secolo ha raccolto molto meno rispetto alle pioniere del passato!

Infatti il primo piazzamento nella top-three è arrivato nella sprint del 16 marzo 2001, quando Nathalie Santer si classificò terza.

A esso hanno fatto seguito ben tre podi firmati da Michela Ponza, trovatasi sempre benissimo da queste parti. La gardenese si piazzò terza nella sprint del 16 febbraio 2003, quindi concluse seconda la sprint del 23 marzo 2006, infine si attestò nuovamente in terza piazza nella mass start del 16 marzo 2008.

L’ultimo top-three azzurro è datato 6 marzo 2016, giorno in cui Dorothea Wierer si è messa al collo la medaglia d’argento nell’inseguimento dei Mondiali.

Wierer a parte, solo un’altra italiana in attività vanta piazzamenti nella top-ten a Holmenkollen. Si tratta, ovviamente, di Lisa Vittozzi, issatasi al massimo in 10ma posizione della sprint del 15 marzo 2018. La ventottenne sappadina è quindi afflitta da una sorta di idiosincrasia con Oslo. Il 2023 sarà l’anno in cui supererà l’allergia?

Foto: La Presse

Exit mobile version