Calcio
Calcio, il Mondiale 2026 cambia format: sarà a 48 squadre suddivise in 12 gironi
Si annuncia una importante novità in vista dei prossimi Mondiali di calcio. L’edizione del 2026, che si disputerà tra Stati Uniti, Canada e Messico (la 23a in assoluto), infatti, vedrà l’allargamento delle squadre partecipanti dalle attuali 32 fino ad arrivare al numero record di 48. Un cambiamento dettato dalla volontà della FIFA di ampliare ulteriormente il numero delle partite nella massima competizione internazionale per nazionali e che farà segnare un notevole +40 in fatto di match che saranno disputati.
Scontato dire che, con questa modifica, anche gli introiti cresceranno in maniera esponenziale e si pensa che potrebbero raggiungere quasi i 12 miliardi di euro complessivi. Cifre davvero sensazionali. Andando nello specifico, come cambierà la struttura dei Mondiali di calcio? Le 48 squadre che saranno ai nastri di partenza della kermesse globale saranno suddivise in 12 Gironi da 4 partecipanti ciascuno. Una modifica radicale, dato che le idee iniziali erano di dividere le squadre addirittura in 16 gruppi da 3. Una opzione scartata a quanto pare per evitare che ci fossero nazionali già eliminate dopo soli due incontri.
A questo punto, le prime due classificate di ogni raggruppamento e le otto migliori terze, avanzeranno al turno successivo, ovvero i sedicesimi. Le 32 qualificate andranno a comporre il classico tabellone tennistico che ci condurrà fino alla finale che assegnerà il titolo. Dalle 7 partite attuali per arrivare in fondo, quindi, si passerà a 8. Sembra ormai già tutto definito, ma la decisione ufficiale dovrebbe arrivare nel corso della riunione del Consiglio Direttivo della FIFA che si terrà a Kigali, in Ruanda.
Per quanto riguarda i Mondiali 2026, saranno 16 le città dove si giocherà: Toronto e Vancouver per quanto riguarda il Canada; Guadalajara, Città del Messico e Monterrey per il Messico; quindi Atlanta, Boston, Dallas, Houston, Kansas City, Los Angeles, Miami, New York, Philadelphia, San Francisco e Seattle per gli Stati Uniti.
Foto: LaPresse