Calcio
Caso plusvalenze, aperto fascicolo sullo scambio Spinazzola-Pellegrini del 2019
Il caso plusvalenze continua a far discutere. Il 19 aprile sapremo se la Juventus avrà nuovamente a disposizione i 15 punti decurtatele lo scorso gennaio, che l’hanno fatta retrocedere all’odierno settimo posto in classifica invece del secondo che occuperebbe a -15 dal Napoli. Ma intanto rischia di aprirsi un nuovo capitolo nell’Inchiesta Prisma, con un nuovo movimento di mercato sotto l’occhio degli inquirenti.
Secondo quanto riferito dal quotidiano La Repubblica, i pm della Procura di Torino hanno ricevuto gli incartamenti per lo scambio tra Juventus e Roma che nel giugno 2019 ha coinvolto Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola, con il primo che ha vestito il bianconero ed il secondo trasferitosi in giallorosso.
Per entrambe le squadre venne registrata una importante plusvalenza. Spinazzola venne acquistato dai capitolini per una cifra di 29,5 milioni di euro, mentre l’attuale calciatore della Lazio passò alla Juventus per un corrispettivo di 22 milioni. Bisognerà dimostrare che anche in questa operazione c’è lo stesso ‘modus operandi’ dei movimenti di mercato che hanno portato la Juventus a finire nell’occhio del ciclone.
Ma anche la società giallorossa non può dormire sonni tranquilli proprio per la propria presenza in borsa, seppur a Trigoria non sembrano essere troppo nervosi per la situazione. Esistono anche delle intercettazioni telefoniche, con il ds bianconero Cherubini che, parlando al telefono con l’ex direttore finanziario Stefano Bertola, descrisse l’operazione come un ‘fuori giri‘ perché ‘Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!‘. Il DS però, convocato da testimone, si riferì alle sue parole solo ed esclusivamente all’aspetto tecnico e non a quello finanziario.
Foto: LaPresse