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Chi é Retegui, il nuovo attaccante oriundo del Tigre che Mancini vorrebbe convocare in Nazionale

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Roberto Mancini

Roberto Mancini a caccia di punte per la Nazionale. In una recente intervista al Messaggero aveva parlato di come gli attaccanti in odore di maglia azzurra non giochino molti minuti e quindi deve fare di necessità virtù. Aveva già destato curiosità la preconvocazione di Andrea Compagno, che gioca in Romania nel FCSB, adesso l’ultima idea arriva dai media argentini che parlano della sicura chiamata di Mateo Retegui, centravanti del Tigre per i prossimi impegni con Inghilterra e Malta.

Nato il 29 aprile 1999, a quasi ventiquattro anni è l’ultimo talento che sta sfornando la Superliga argentina. Arrivato a Victoria in prestito dal Boca Juniors, si è imposto subito protagonista: per lui sei reti nelle prime sei gare di campionato, con due doppiette al cospetto di Estudiantes e Belgrano, ma già lo scorso anno fu grande protagonista imponendosi come capocannoniere del campionato con 19 reti in 27 partite.

Un calciatore fisicamente ben strutturato, con 186 centimetri per 81 chili e un fisico imponente che potrebbero farlo assomigliare al primo Christian Vieri, con cui ha in comune la maglia numero 32. Per lui una buona presenza in area, che gli permette di essere un fattore nei colpi di testa, e anche una discreta mobilità con cui attaccare la profondità.

Mateo Retegui, in possesso della doppia cittadinanza, ha una famiglia assai legata allo sport. Il padre è Carlos Retegui, detto El Chapa, ex giocatore di hockey su prato e guida tecnica della Nazionale argentina che vinse l’oro olimpico a Rio de Janeiro nel 2016. Uno sport, l’hockey su prato, che ha visto protagonista anche la madre e la sorella Micaela. Anche Mateo lo ha praticato, dopo che vide la sua crescita calcistica nel River Plate alquanto bloccata.

La sua carriera cambia nettamente nell’estate 2016, quando venne notato dal Boca Juniors che lo porta nelle sue giovanili. Da centrocampista diventa un attaccante puro e arriva in prima squadra, debuttando nel novembre 2018 sostituendo nientemeno che Carlos Tevez. Da lì è iniziato il giro di prestiti, ad Estudiantes e Talleres prima della sua esplosione al Tigre.

In un modo o nell’altro, l’Italia faceva parte del suo destino. Nell’agosto 2020 diventa il secondo colpo della scuderia di talenti di Francesco Totti, la CT10Management, che lo ha proposto anche in Italia successivamente, tra cui anche alla Roma. Ora il possibile approdo in Nazionale.

Foto: LaPresse

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