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Ciclismo, Beppe Conti: “Vi dico le Classiche che può vincere Filippo Ganna. L’Italia si lamenta, e allora la Francia?”

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Filippo Ganna

Siamo alla vigilia delle grandi Classiche del Nord nel ciclismo, ma la Milano-Sanremo ha dato i suoi responsi. La Classicissima ha eletto Mathieu van der Poel a nuovo padrone, grazie a una strepitosa azione sul Poggio, che ha fatto la differenza fino allo storico arrivo di via Roma. Una vittoria significativa nella quale il corridore olandese ha dato prova della sua classe a precedere un Filippo Ganna sempre più convincente da uomo da Classiche. La rabbia all’arrivo, per un successo sfumato per così poco, è un segnale di quanto il campione nativo di Verbania creda nel progetto “gare di un giorno”.

Ad analizzare quanto la Sanremo abbia detto è stato Beppe Conti, giornalista e scrittore di grande competenza in materia, che nell’ultima puntata di Bike2U, su Sport2U (in collaborazione con OA Sport), condotta da Gian Luca Giardini ha analizzato questi argomenti.

In primis, però, una battuta sull’ultimo lavoro di Conti, ovvero il libro dedicato alla memoria di Ercole Baldini, dal titolo “Ercole Baldini. Una leggenda italiana“, presentato il 26 gennaio di quest’anno per festeggiare i 90 anni dell’ex ciclista, scomparso il 1° dicembre scorso. “A Forlì, nella Sala Consiliare, c’erano tantissime persone e la presenza dei parenti e degli amici è qualcosa che emoziona. Lui è stato una leggenda del ciclismo e io ho voluto raccontarlo proprio per quanto grande fosse stato sui pedali“, le considerazioni di Beppe.

Parlando della Sanremo, il giornalista/scrittore ha voluto sottolineare un aspetto importante: “Spesso ci dimentichiamo, per colpa di noi giornalisti, quanto sia affascinante questa corsa. Affrontare quasi 300 km, con una media di 45 km/h (seconda media di tutti i tempi), è stato qualcosa di straordinario. Tuttavia, noto che la si descrive come una corsa noiosa…“.

Entrando nel dettaglio, Conti si è concentrato sulla prestazione di Ganna: “E’ stato strepitoso ed è la risposta a quello che ho sempre pensato: è un uomo da grandi Classiche. Mi viene in mente un episodio, di due anni fa, quando mi trovai a commentare in tv la sua prova nella Sanremo, quando fu costretto a fare il gregario. Io lo dissi chiaramente che un corridore come lui non poteva limitarsi a questo. Credo che la Classicissima sia ancora adatta alle sue caratteristiche, probabilmente anche più della Parigi-Roubaix. Certo, lui ha vinto la corsa francese da Under23, ma è un’altra cosa. Inoltre, la cosa che mi è piaciuta è stata che, poco dopo il traguardo, Ganna non fosse contento del secondo posto alle spalle di van der Poel, ma arrabbiato per non aver vinto. Questo è l’animo del vero campione“.

Valutando la prestazione su van der Poel, la considerazione è stata la seguente: “Sul Poggio aveva dato l’impressione di averne meno, poi ha sorpreso tutti.  Un corridore straordinario, in grado di trovare dei momenti di brillantezza che lo rendono irresistibile. Inoltre, mi è molto piaciuta la dedica al nonno Raymond Poulidor, che esattamente 62 prima vinceva anch’egli la Sanremo. Nonno e nipote che vincono questa corsa, una storia bellissima“.

Parlando poi di chi ha perso, la valutazione di Conti è stata chiara: “Credo che Pogacar non fosse così brillante perché in questo inizio di stagione ha corso e vinto molto e probabilmente non aveva la gamba che si aspettava. Lo stesso discorso, probabilmente, lo si può fare su Van Aert. Indubbiamente loro sono i veri sconfitti della Sanremo, mentre per quanto riguarda Julian Alaphilippe credo che sia in una fase di carriera in discesa, dal punto di vista fisico e motivazionale“.

Si è tornati poi su Ganna, esprimendo un concetto importante relativo alla pista: “Come detto, lui può vincere Sanremo, Roubaix, Fiandre, Gent–Wevelgem, Amstel e fa bene anche a tenere aperto il discorso della pista, per andare a vincere l’oro olimpico a Parigi 2024, ma qui devo aprire una parentesi…Anzitutto, togliere dal programma olimpico l’inseguimento individuale è stata una pura follia perché è l’essenza di quella specialità, ricordando campioni del passato come Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Ercole Baldini, Francesco Moser ecc…Da quest’anno, poi, si è fatto di peggio. Come è noto, a Glasgow si terranno i Mondiali di ciclismo su pista e strada e Ganna non potrà disputare la prova in linea, su un percorso adatto alle proprie caratteristiche, perché uno/due giorni prima dovrà affrontare le gare del quartetto. Lo fanno di proposito a essere stolti!“.

In conclusione, una riflessione sul livello del ciclismo attuale: “Ci lamentiamo di non avere corridori di altissimo livello, ma ormai il ciclismo è come l’atletica. Ci sono tantissimi campioni da ogni parte del mondo e se si pensa che i francesi non vincono il Tour de France dal 1985, quando fu il grande Bernard Hinault, allora possiamo comprendere quanto sia complicato. Godiamoci Filippo Ganna“.

VIDEO INTERVISTA BEPPE CONTI

Foto: LaPresse

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