Combinata nordica
Combinata nordica, Coppa del Mondo Oslo 2023. Jens Lurås Oftebro lancia l’assalto all’arma bianca a Johannes Lamparter
La combinata nordica si appresta a fare pellegrinaggio a Holmenkollen, uno dei templi della disciplina. La penultima tappa della Coppa del Mondo maschile andrà infatti in scena sulla collina che sovrasta Oslo. Da tradizione, le gare saranno inserite nel paniere dell’Holmenkollen skifestival, manifestazione nata nel 1892 dedicata allo sci nordico nel suo complesso.
La combinata può vantarsi di essere parte integrante dell’evento sin dall’edizione inaugurale e, in 131 anni, ha mancato l’appuntamento esclusivamente in seguito a cause di forza maggiore quali guerre mondiali (1941-1945), assenza di neve (1896, 1898), tempeste di vento (1954) o pandemie (2021).
Tenendo in considerazione esclusivamente le gare classificabili quali primo livello (Giochi Olimpici, Mondiali o Coppa del Mondo), va rimarcato come Oslo ne abbia ospitate ben 54; di esse 48 hanno avuto valore per la Sfera di cristallo, una per le Olimpiadi (1952) e cinque hanno assegnato medaglie iridate (1930, 1966, 1982, 2011).
Venendo all’attualità, il tema forte è rappresentato dalla lotta per la conquista della Sfera di cristallo tra due giovani leve, Johannes Lamparter e Jens Lurås Oftebro. L’austriaco ha un vantaggio di 121 punti sul norvegese quando restano tre gare da disputare. In altre parole, lo scandinavo ha bisogno di una mano da parte dei numi locali, ovverosia di almeno una competizione in cui le carte vengano sparigliate dal meteo.
Francamente, alla luce della solidità espressa da Lamparter sinora, il tirolese appare avviato verso il successo assoluto, potendosi permettere di cedere 40 lunghezze in ogni appuntamento restante. Anzi, se dovesse incassare un “pareggio”, chiuderebbe matematicamente la partita già domenica 12. Difatti, nella tappa conclusiva di Lahti, è prevista una sola gara…
AGGIORNAMENTO: crediateci o meno, è stato modificato il programma della tappa di Lahti senza dare alcuna comunicazione ufficiale. Ci saranno due gare anziché una sola… Dunque, quanto scritto sopra va aggiornato come segue. “Il tirolese appare avviato verso il successo assoluto, potendosi permettere di cedere 30 lunghezze in ogni appuntamento restante”.
Al lordo della tipologia di trampolino su cui si è saltato e dei format di gara, sono quattro gli atleti in attività ad aver già primeggiato a Holmenkollen. Si contano 5 affermazioni per l’enfant du pays Jarl Magnus Riiber (2016, 2019, 2020, 2022, 2022), che proprio lo scorso anno ha sopravanzato Akito Watabe, “fermo” a quota 4 (2012, 2015, 2017, 2018). Curioso notare come il norvegese e il giapponese abbiano instaurato un autentico duopolio, avendo primeggiato in ogni competizione andata in scena dal 2015 in poi!
Oltre allo scandinavo e all’asiatico, il quartetto è completato da due tedeschi. Eric Frenzel si è reso protagonista di 2 acuti (oro iridato nel 2011, una gara nel 2013), mentre Johannes Rydzek si è guadagnato i riflettori della ribalta nel 2014.
Volgendo invece lo sguardo ai podi, sono dodici gli uomini tuttora in azione a vantare piazzamenti nella top-three a Oslo. Questa graduatoria è capitanata dai figli del 1988 Akito Watabe ed Eric Frenzel. È però impressionante notare il bilancio di Riiber, che se non ha vinto non si è mai “piazzato”!
6 – WATABE Akito [JPN] (4-2-0)
6 – FRENZEL Eric [GER] (2-2-2)
5 – RIIBER Jarl Magnus [NOR] (5-0-0)
3 – RYDZEK Johannes [GER] (1-2-0)
2 – RIEßLE Fabian [GER] (0-2-0)
2 – HEROLA Ilkka [FIN] (0-1-1)
2 – SEIDL Mario [AUT] (0-1-1)
2 – OFTEBRO Jens Lurås [NOR] (0-0-2)
1 – LAMPARTER Johannes [AUT] (0-1-0)
1 – WATABE Yoshito [JPN] (0-0-1)
1 – PITTIN Alessandro [ITA] (0-0-1)
1 – BJØRNSTAD Espen [NOR] (0-0-1)
Focalizzandoci sui vari movimenti nazionali non sorprende come la Norvegia padrona di casa sia indiscutibilmente il Paese più vincente in assoluto, senza che vi sia alcuna rivale.
57 (23-15-19) – NORVEGIA
35 (10-12-13) – GERMANIA [All-Inclusive]
22 (5-9-8) – AUSTRIA
20 (3-12-5) – FINLANDIA
15 (6-4-5) – GIAPPONE
7 (4-2-1) – FRANCIA
3 (2-0-1) – USA
2 (0-0-2) – SVIZZERA
1 (1-0-0) – URSS
1 (0-0-1) – ITALIA
Dunque un podio per l’Italia, arrivato il 14 marzo 2015, giorno in cui Alessandro Pittin si piazzò 3° nella finale vinta da Akito Watabe davanti a Johannes Rydzek.
Foto: La Presse