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Conference League, troppo AZ per la Lazio: l’Aquila precipita e saluta l’Europa

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Marusic in Europa League

Finisce 2-1. Ed è anche un risultato che non dà i giusti meriti alla prova dell’AZ Alkmaar, che domina in lungo e in largo una Lazio fin troppo rinunciataria. Del resto Maurizio Sarri lo aveva detto: prima viene il campionato. In Olanda si è visto. La corsa dei biancocelesti in Europa si ferma agli ottavi di finale di Conference League. Ora non resta che un obiettivo, entrare tra le prime quattro in Serie A.

Riposa Pedro, Felipe illude

Come previsto Sarri applica un leggero turnover in vista del delicatissimo derby di domenica. In porta c’è Provedel, in difesa Gila al posto di Casale e in attacco Cancellieri in luogo di Pedro. A centrocampo, invece, riposa Luis Alberto con Milinkovic titolare. Tutto confermato per gli olandesi, con Kerkez – già in gol all’andata – in campo dal 1′ sull’out di sinistra.

Dopo le prime schermaglie e un leggero predominio di marca olandese, al minuto 22 la Lazio passa. Il merito è del tandem Zaccagni-Felipe, con il primo che rifinisce e il secondo che conclude sotto le gambe di un difensore ingannando Ryan sul suo palo. Sembra il prologo a una serata ricca di soddisfazioni, invece la sberla subita scatena la reazione dell’AZ che inizia a macinare gioco e occasioni.

Il più in palla è Karlsson che al 28′ trova il pareggio con un destro beffardo da fuori area: la traiettoria del tiro cambia all’improvviso e trova impreparato Provedel. L’1-1 cambia completamente l’inerzia del match, con il portiere laziale che compie almeno tre interventi decisivi per tenere a galla i suoi prima del 45′. E quando non ci arriva lui la Lazio si salva grazie all’imprecisione degli olandesi, comunque padroni del campo.

Testa al derby, la Lazio è fuori

Il copione non cambia nella ripresa. Anche perché Sarri dopo 13 minuti in apnea, che culminano nel palo colpito da Reijnders, decide di togliere Zaccagni, Milinkovic e Romagnoli per inserire Casale, Luis Alberto e Pedro. L’intento è chiaro, risparmiare energie piuttosto che cercare l’impresa. E infatti dopo cinque giri di lancette i biancocelesti capitolano nuovamente: il gol è di Pavlidis, implacabile dal limite dell’area su assist del solito Karlsson.

Il secondo gol di fatto chiude la contesa. L’AZ continua a creare occasioni, con Odgaard che centra l’incrocio e Reijnders di nuovo vicinissimo al gol con un altro palo clamoroso, mentre la Lazio si accontenta di difendersi in attesa del triplice fischio finale. L’Europa è andata, resta un terzo posto in campionato da difendere con le unghie da qui a giugno.

Il tabellino di AZ Alkmaar-Lazio 2-1

AZ ALKMAAR (4-3-3): Ryan; Sugawara, Chatzidiakos, Goes (42′ st Beukema), Kerkez; Reijnders, Clasie, Mijnans; Odgaard (41′ st Van Brederode), Pavlidis, Karlsson (41′ st Lahdo). All.: Jansen

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli (13′ st Casale), Pellegrini (24′ st Lazzari); Basic, Vecino, Milinkovic (13′ st Luis Alberto); Cancellieri, Felipe Anderson (33′ st Romero), Zaccagni (13′ st Pedro). All.: Sarri

RETI: 22′ pt Felipe Anderson (L), 28′ pt Karlsson (A), 18′ st Pavlidis (A)

AMMONITI: Kerkez (A), Vecino (L), Pellegrini (L)

Foto: Lapresse

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