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Curling
Curling, Angela Romei: “Ci è mancata l’esperienza ai Mondiali, non eravamo abituate al tifo contro”
I Mondiali 2023 di curling femminile sono stati decisamente positivi per l’Italia. Sul ghiaccio svedese le ragazze azzurre hanno raggiunto per la prima volta nella storia i playoff (grazie a uno spettacolare record di 7-5 nel round robin) e si sono poi arrese per soltanto un punto alla squadra di casa (formazione sconfitta meno di 24 prima proprio dalle nostre portacolori nell’ultima sfida del girone), mancando dunque una medaglia per davvero poco.
Una delle grandi protagoniste della squadra italiana è stata senza dubbio Angela Romei. L’atleta classe 1997 ha dato una grossa mano con la sua classe e ha terminato sicuramente questa rassegna iridata a testa alta insieme alle compagne.
Proprio lei è stata intervistata da Dario Puppo nel corso dell’ultima puntata stagionale di Wintermania, trasmissione su Sport2U, in collaborazione con OA Sport. Romei ha esordito facendo un quadro generale su quanto accaduto: “Quest’anno ci siamo allenate bene e abbiamo fatto una preparazione mirata per questo evento. Questa stagione ci ha portate ad avere come obiettivo i playoff e quindi abbiamo raggiunto ciò che volevamo. Poi comunque c’è da dire che essendo la prima volta ci mancava dell’esperienza ed è quella che probabilmente ha fatto la differenza nei match difficili. La squadra è molto giovane ed è la seconda stagione vera e propria che giochiamo insieme. In quest’inverno abbiamo fato passi avanti e adesso c’è la voglia di costruire e mantenere i dettagli per restare ai piani alti come la squadra maschile” .
L’azzurra è poi tornata sulle sconfitte contro la Norvegia e la Danimarca: “Con la Norvegia si sfonda una porta aperta perché quella partita ce l’ho ancora viva sulla pelle ed è difficile da far andare via proprio per l’ultimo tiro in cui è mancato veramente poco. Io ero lì come spazzatrice e tiri così ti segnano. La Norvegia ha deciso di giocare in modo molto difensivo, così come ha fatto per il resto del Mondiale. Contro la Germania, invece, ha probabilmente fatto la differenza il fatto che loro ci conoscessero bene visto che ci siamo scontrate parecchie volte durante la stagione”
Il match contro la Nuova Zelanda nel round robin è stato più complicato del previsto. Romei ha cercato di spiegare il perché: “La loro skip ci ha sorpreso perché metteva più tiri del previsto, mentre noi abbiamo peccato di precisione e abbiamo lasciato diverse occasioni a loro. Probabilmente ha influito anche la stanchezza, visto che abbiamo giocato di sera dopo una giornata difficile e non eravamo lucide come al mattino. Alla fine comunque abbiamo portato a casa una vittoria e quindi va bene così”.
L’italiana ha poi affermato che le tante partite in pochi giorni non sono facili da gestire: “Il Mondiale è una maratona, devi conservare le energie dall’inizio alla fine e il fatto di giocare dalla mattina alla sera non ci ha mai permesso di fare una cena. Inoltre si fanno le ore piccole e quindi tutto questo porta grande stanchezza”.
Infine, non è ovviamente mancato un commento sulla sconfitta nei playoff contro le padrone di casa: “Il fatto di avere sconfitto la Svezia il giorno prima ci ha aiutato a livello di consapevolezza. Sapevamo che avrebbero fatto una partitona e l’hanno fatta, ma noi eravamo pronte e abbiamo fatto sicuramente una bella figura. Abbiamo dimostrato di potercela fare e c’è mancato davvero pochissimo. C’è anche da dire poi che avevamo il tifo contro, e una situazione così non mi era mai successa perché nel curling queste cose non succedono di solito”.
L’INTERVISTA COMPLETA AD ANGELA ROMEI
Foto: WCF