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Formula 1
F1, Giancarlo Minardi: “Vasseur ha capito tutto? Lo spero…La Ferrari prende più di un secondo a giro dalla Red Bull”
Un parere autorevole. Non è semplice dopo solo una gara comprendere quali potranno essere gli equilibri in pista, tuttavia qualche idea c’è posteriormente al GP del Bahrain, primo round del Mondiale 2023 di F1. Sul tracciato di Sakhir, le Red Bull hanno dominato e la doppietta Max Verstappen-Sergio Perez parla chiaro. Una superiorità imbarazzante sulla concorrenza che ha affossato non poco le aspirazioni della Ferrari.
La Rossa è stata deludente sul piano delle prestazioni e dell’affidabilità, visti il quarto posto dello spagnolo Carlos Sainz alle spalle anche dello strepitoso Fernando Alonso (Aston Martin), a quasi 50″ da Verstappen, e il ritiro del monegasco Charles Leclerc a causa di un problema legato alla centralina della monoposto, a quanto pare.
Una battuta d’arresto pesante, quindi, e per analizzare il tutto ci siamo rivolti a un personaggio di grandissima esperienza come Giancarlo Minardi, con un passato di alto profilo nel Circus con la propria scuderia, attuale presidente della Commissione Automobili FIA, la Federazione Automobilistica Internazionale, per la quale si occupa della supervisione delle corse junior.
Da sottolineare che Giancarlo sia anche Presidente della Commissione per i record di velocità su terra dell’Automobile Club d’Italia e supervisore della Scuola Federale, che segue i piloti dai kart attraverso le varie Formule (Formula 4, Formula 3, Formula 2) che si preparano al grande salto in F1. Gestisce altresì l’attività di consulenza nel settore sportivo automobilistico per conto della ACI-CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana). A chiudere il cerchio, dal 2020, è Presidente della Società che gestisce l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
Giancarlo, bentrovato, domanda secca: sorpreso dal risultato della gara di Sakhir?
“Direi di no, i test avevano già dato una chiara indicazione“.
Red Bull di un altro pianeta quindi?
“I cronologici parlano chiaro. Verstappen e Perez si sono potuti permettere di rallentare il ritmo nell’ultima parte del GP e giravano quasi un secondo al giro più forte degli altri. Non c’è tanto spazio per le interpretazioni, mi sembra“.
Parlare di Mondiale già assegnato è quindi tutt’altro che una forzatura?
“Nel mondo delle corse non si sa mai, ma la superiorità della Red Bull è chiarissima“.
Si legge di un Adrian Newey che abbia trovato addirittura un sistema di sospensioni che ricordi quelle attive degli anni ’90. Immagino che per lei non sia una sorpresa?
“Newey è il miglior progettista sulla piazza da tantissimo tempo e la RB19 segue in continuità altre macchine che ha ideato. Le sue vittorie parlano per lui“.
E la Ferrari invece annaspa, anche qui era prevedibile?
“I problemi sui long run c’erano anche nelle prove pre-season, quindi che la macchina vada a degradare troppo gli pneumatici non è una sorpresa. Certo quello stop di Leclerc…“.
L’affidabilità è forse l’aspetto più preoccupante?
“Sicuramente, se la macchina non arriva alla fine di che cosa parliamo? Poi preoccupa anche il danno, si parla di centralina. Sulla base della mia esperienza non è un problema da poco visto che potrebbe riguardare anche il surriscaldamento di alcune componenti e lì è tutto il corpo vettura che dovrebbe essere messo in discussione“.
Frederic Vasseur ha detto, poco dopo la gara, che il concept della SF-23 non è sbagliato, è solo questione di messa a punto. Che cosa ne pensa?
“Non saprei, di sicuro lui ha più numeri di me sotto gli occhi, resta il fatto che la Ferrari beccava un secondo al giro da Red Bull, finendo anche dietro ad Alonso con Sainz, e con una delle due macchine non ha concluso il GP. Vasseur ha detto che ha capito tutto, lo spero…”
Senta, problemi in Ferrari, ma anche tanti in Mercedes. Come se li spiega?
“Probabilmente c’è un po’ di instabilità internamente al team e si sono fatte delle scelte sbagliate sul progetto. Alla fine la W14 segue in continuità una filosofia perdente, aspetto che l’Aston Martin ha dimostrato, visto che hanno un motore Mercedes e una vettura con un’aerodinamica diversa nella parte anteriore“.
Un bello smacco per la scuderia della Stella a tre punte?
“Senza dubbio, ma in F1 non ci sono sconti e quanto non tutti i pezzi sono al loro posto, si fa fatica. Dopo anni di vittorie, anche la Mercedes deve prenderne atto“.
Foto: LaPresse