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F1, GP Australia 2023. Ci sarà modo di dare un senso a un Mondiale apparentemente già deciso?

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Max Verstappen

Campionato Mondiale di Formula Uno 2023, atto III. Domenica 2 aprile il Circus sarà di scena a Melbourne, dove si disputerà il Gran Premio d’Australia. Nonostante quella dell’imminente weekend sia solamente la terza delle ventitré tappe programmate, nell’animo di molti (per non dire di tutti) c’è la sgradevole sensazione che, in realtà, la stagione abbia già detto tutto ciò che poteva dire.

In Bahrain e in Arabia Saudita, la Red Bull si è rivelata ampiamente superiore a tutte le avversarie. Ferrari e Mercedes, rivali designate del Drink Team, sono state crudelmente bocciate dal responso della pista. Sia la SF23 che la W14 si direbbero vetture del tutto impotenti nei confronti della RB19. Secondo alcune voci di corridoio, la situazione avrebbe già convinto sia gli ingegneri di Maranello che quelli di Brackley a cambiare filosofia costruttiva, sposando quella seguita a Milton Keynes.

Fosse vero, il Mondiale sarebbe già finito. Il Cavallino Rampante e la Stella a tre punte dovrebbero già cominciare a impostare tutto il lavoro in ottica 2024, concedendo l’annata 2023 a chi ha trovato la quadra del cerchio. Ci troveremmo, dunque, di fronte a una stagione quasi priva di significato, poiché non vi sarebbe neppure l’incertezza di assistere a un duello interno a Red Bull, come accadde con Lewis Hamilton e Nico Rosberg ai tempi della Mercedes pigliatutto. Con il dovuto rispetto per Sergio Perez, il messicano non appare uno sfidante credibile (ammesso che il suo contratto gli consenta di esserlo). Insomma, Max Verstappen è verosimilmente avviato verso il terzo titolo consecutivo.

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Vedremo cosa accadrà domenica, se non altro perché Melbourne è un contesto dove il Drink Team, storicamente, fatica. Se andiamo a ritroso nel tempo, ci renderemo conto di come Red Bull abbia vinto una volta sola in Australia. Nel 2011, con Sebastian Vettel, quando la squadra diretta da Christian Horner era dominante tanto quanto oggi. Il rischio è che il 2023 assuma i connotati di una marcia trionfale per Verstappen e di una noiosa processione verso il 2024 per le Rosse e per le Frecce Nere.

Nel frattempo, Fernando Alonso si frega le mani. Chi può approfittare al meglio della situazione è Aston Martin, che rappresenta però una speranza per tutti. Il balzo in avanti della struttura di stanza a Silverstone dimostra come, lavorando bene, si possa sensibilmente alzare l’asticella da un anno all’altro. Il problema, per chi vorrebbe almeno divertirsi un po’, è che si parla del prossimo

Foto: La Presse

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