Formula 1
F1, Ivan Capelli: “Ferrari? Confermata la mia idea. Red Bull superiore con il genio Newey”
Una lunga rincorsa. Calato il sipario sul primo dei 23 GP della stagione di F1, il circuito del Bahrain ha messo la propria sentenza: Red Bull forte, anzi, fortissima. La prestazione dei due alfieri di Milton Keynes, Max Verstappen e Sergio Perez, è stata tale da annichilire la concorrenza.
Ferrari, da questo punto di vista, deve leccarsi le ferite perché si sono palesati sia problemi di prestazione che di affidabilità, come testimoniano il 4° posto dello spagnolo Carlos Sainz a quasi 50″ da Verstappen e il ritiro del 41° giro del monegasco Charles Leclerc.
Per fare una valutazione su quanto è accaduto in questo primo atto iridato ci siamo rivolti a Ivan Capelli, ex pilota di alto livello in F1, da tempo coinvolto nella comunicazione televisiva del Circus, prima ai microfoni della RAI, e ora commentatore della squadra motori di Sky Sport.
Ivan, bentrovato, che sensazione ha nel raccontare di questa F1 a “effetto suolo”?
“Stimolante, sono vetture che consentono differenti filosofie sotto il profilo progettuale, nonostante le ristrettezze del regolamento. Del resto, quando si parla di tecnici di altissimo livello, non c’è da stupirsi che ci sia spazio nell’interpretazione delle norme“.
Partiamo dalla Rossa, risultato francamente deludente su tutti i fronti. Se lo aspettava?
“Sinceramente mi ero fatto già un’idea della Ferrari nel corso dei test, che poi si è replicata nel weekend. Hanno un problema, non solo da quest’anno, nello sfruttare gli pneumatici e questa criticità si è evidenziata nel corso della gara a Sakhir“.
Problematica che secondo il nuovo Team Principal, Frederic Vasseur, dipende essenzialmente dall’assetto. A detta dell’ingegnere francese non si può parlare di macchina sbagliata, anche se nelle ultime ore le dimissioni di David Sanchez, l’head of Vehicle Concept della squadra, può essere un segnale. Lei è d’accordo?
“Sì, non penso sia giusto definire la SF-23 un fallimento, se di questo stiamo parlando. C’è però da lavorare e non poco perché io non credo sia solo una questione di messa a punto, ma anche di caratteristiche della macchina che, in certe condizioni, può soffrire di più, soprattutto più di Red Bull che è il riferimento“.
Pensa quindi che la Ferrari possa vincere qualche gara, piuttosto che ambire al titolo per quanto la gara di Sakhir ci ha detto?
“Difficile da dire con solo un GP disputato, ma il percorso è lungo e dipenderà anche dagli sviluppi che i vari team potranno avere. Magari, la Rossa potrà crescere e puntare a dei successi di tappa, ma per il campionato sinceramente vedo una Red Bull che parte da una base decisamente migliore“.
Team anglo-austriaco che può sfruttare la genialità di un tecnico come Adrian Newey, che lei conosce molto bene, avendo avuto la possibilità di lavorare con lui nel 1988 in F1 con la Leyton House Racing, progettata proprio da Newey. Che cosa ne pensa?
“Credo che Adrian (Newey, ndr) sia un autentico genio del Circus e da anni ormai faccia la differenza. Parlano per lui i titoli mondiali che ha vinto con diverse scuderie, pensando a Williams, McLaren e appunto alla Red Bull. Non è certo una novità descrivere Newey come il migliore nel contesto attuale del Circus“.
A questo proposito, si parla di una Red Bull dotata di un sistema che simula le sospensioni “attive”. Sarebbe un’ulteriore conferma di quello che stiamo dicendo?
“Certamente, del resto se lo stesso Leclerc, ai microfoni, parlava di un qualcosa che Red Bull ha trovato, non mi sorprende leggere certe cose, ma sono anche i tempi a parlare chiaro, dal momento che la RB19 girava a un ritmo nettamente migliore degli altri“.
Per questo, il pilota della Mercedes, George Russell, ha parlato di campionato già assegnato. Esagera?
“Spero per lui che esageri (sorride, ndr). Indubbiamente Red Bull ha sviluppato alla grande una monoposto già vincente, visto che la RB19 è un’evoluzione di una macchina che aveva dominato la scorsa stagione. Tuttavia, vedremo come la partita degli sviluppi si giocherà“.
Ritiene che le limitazioni in galleria del vento per la Red Bull, in conseguenza del “Cash-gate”, possa essere un ostacolo rispetto alle altre scuderie che potranno avere più ore a disposizione?
“Può essere, ma fino a un certo punto. Secondo me, in Red Bull, consapevoli di avere meno tempo, si attiveranno nella ricerca di soluzioni ancor più “spiazzanti”, vedremo…“.
Il minor tempo può essere uno stimolo per aguzzare l’ingegno?
“Esattamente quello che intendevo“.
A questo punto che cosa ci possiamo aspettare per il prossimo round in Arabia Saudita? Verstappen si aspetta più equilibrio, ma forse fa pretattica?
“Credo proprio faccia pretattica perché sa perfettamente quali sono le possibilità della sua vettura. La Red Bull è una monoposto che va fortissimo lungo le curve di media-alta velocità e a Gedda ce ne sono molte, per cui sarei sorpreso di assistere a una gara dall’esito diverso da quella di Sakhir“.
Credit: Sky Sport