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F1, le prove libere di Jeddah ci faranno capire se Sakhir sarà un’eccezione o la regola

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Verstappen

Raramente un venerdì avrà tanta valenza come quello che vivremo oggi. Anche se non siamo che agli albori di questa stagione, la prima giornata di lavoro in pista per quanto riguarda il fine settimana del Gran Premio dell’Arabia Saudita sarà di capitale importanza. Senza mezzi termini. Due sessioni di prove libere, due ore di lavoro, con un solo e unico quesito: “Quello che si è visto a Sakhir sarà l’eccezione o sarà la regola?”

Iniziamo con gli orari. La prima sessione di prove libere sul tracciato di Jeddah prenderà il via alle ore 14.30 italiane (le ore 16.30 locali) mentre la seconda scatterà alle ore 18.00. Alle ore 19.00 odierne, quindi, capiremo se quanto messo in scena dalla Red Bull in Bahrain sarà il leitmotiv della stagione, o meno. Nel caso tutto venisse confermato, la previsione di George Russell, ovvero il rischio di vedere 23 vittorie su 23 del team di Milton Keynes sarà davvero dietro l’angolo.

Per quale motivo vediamo una previsione simile? Il primo appuntamento della stagione si è disputato sul circuito di Sakhir, uno dei più severi dal punto di vista delle gomme, con un lay-out particolare. In poche parole, le condizioni perfette per esaltare una RB19 a livelli stellari. Il tracciato cittadino di Jeddah, invece, è molto diverso. Non tanto per i muretti che si sfiorano ad oltre 300 kmh, quanto perchè presenta un asfalto poco abrasivo e richiede altissime velocità.

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Il terreno ideale per la Ferrari di questo inizio 2023, si potrebbe dire. Quantomeno, non il terreno di caccia ideale per Max Verstappen e Sergio Perez. La scuderia di Maranello, tuttavia, si lecca già le ferite, dato che Charles Leclerc dovrà partire con 10 posizioni di penalità in griglia per colpa della sostituzione della centralina che è saltata a Sakhir. Proprio per questo motivo, dunque, se anche nella giornata odierna le due Red Bull dovessero dettare legge sul time attack e sulla simulazione di passo gara, si potrebbe davvero iniziare a pensare che ci troviamo di fronte ad un dominio senza mezzi termini. Per ulteriori conferme non ci rimarrà che studiare accuratamente le due sessione di prove libere di oggi, con Aston Martin e Mercedes chiamate a loro volta ad avvicinarsi ai fuggitivi.

Foto: LaPresse

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