Formula 1

F1, Sergio Perez ha la sua occasione a Gedda. Sainz per il podio, Leclerc e Verstappen devono rimontare

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Signore e signori, allacciate le cinture. Dalle ore 18.00 italiane, le 20.00 a Gedda, caleranno le tenebre in Arabia Saudita e le luci artificiali illumineranno la scena per una gara che si prospetta ricca di contenuti, secondo round del Mondiale 2023 di F1. Si parte dalla Red Bull, una strepitosa monoposto creata dal geniale Adrian Newey, efficiente nel vero senso del termine: velocità di punta strepitose e percorrenza in curva invidiabile.

Gioco, partita e incontro, verrebbe da dirla così, ma la F1 non è il tennis e allora si dovrà attendere. Sì, perché non è solo questione di prestazione, ma anche di affidabilità. Il messicano Sergio Perez ha rappresentato perfettamente il concetto di performance, divorando l’asfalto saudita con facilità e prendendosi la pole. Ha la sua occasione Checo perché il team-mate, il caposquadra, è dietro.

L’olandese Max Verstappen, nel corso della Q2, è stato fermato da un problema al semiasse. Partirà dalla 15ma casella Mad Max e sarà necessaria una rimonta in stile Spa-Francorchamps dell’anno scorso. Ne ha facoltà il neerlandese perché, come detto, la RB19 riesce a racchiudere tutto quello che ci possa essere di buono su una vettura di F1, dal punto di vista dei tempi sul giro.

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Certo, Verstappen dovrà fare attenzione al via, evitando rischi inutili che potrebbero andare a condizionare la sua corsa. Da questa situazione ha tutto da perdere il due-volte iridato, ma essendo pilota di classe e di esperienza, non ci dovrebbero essere colpi di testa. Lo stesso sangue freddo dovrà averlo il monegasco Charles Leclerc.

Nel time-attack il pilota della Ferrari ha dimostrato di essere il migliore in questo particolare “esercizio”. Dovendo fare i conti con una Ferrari che in curva fa fatica e sviluppa delle velocità di punta non come la Red Bull, aver siglato un crono a un decimo da Perez, centesimo meno e centesimo più, può far sorridere Charles. C’è però quella benedetta penalità di 10 posizioni in griglia, che si è tradotta nel 12° posto. Di conseguenza, sarà richiesta la rimonta e, considerando un passo gara non da RB19, farsi largo non sarà semplice.

Una situazione nella quale, alle spalle del messicano, i pretendenti al podio non mancano. Fernando Alonso, su Aston Martin, è un candidato, visto che la velocità c’è anche in questo weekend, ed è sempre più ispirato. L’iberico dovrà vedersela contro la Mercedes di George Russell e la Rossa del connazionale Carlos Sainz, tenendo però sempre d’occhio come e quanto Verstappen riuscirà a risalire la corrente. In tutto questo, vedremo anche come reagirà Lewis Hamilton, che partirà dalla settima piazzola, apparso decisamente sottotono.

Un GP che potrebbe essere ravvivato dalla fattore “Safety Car”. Vista la presenza dei muretti molto vicini alla carreggiata, le interruzioni potrebbero essere molte in gara. Non sorprende che, numeri alla mano, il 25% circa dei giri percorsi nelle due edizioni precedenti della gara a Gedda sia stato neutralizzato. Una variabile da tenere in conto anche nella gestione della strategia.

Foto: LaPresse

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